Domenica 4 Maggio 2014 in Piazza Don Diana si è svolta la 3 Ed.ne della Festa dei Popoli, promossa dalla Diocesi di Aversa e dall’ ufficio per il Dialogo Ecumenico e Interreligioso presieduto dal dinamico don Giuseppe (detto “Peppino”) Esposito, parroco di Caivano(Na) parrocchia S. Pietro. Il bravissimo sacerdote aperto che nella sua parrocchia ha svolto diverse iniziative per la Pace e la salvaguardia del Creato, tanto da ricevere recentemente l’Encomio di Pace e la “Croce della Pace” dal Movimento Internazionale per la Pace. Come si annunciava nel titolo è stata presente come ospite portando il suo contributo in parole impegnate e musiche di testimonianza per la Pace, la cantautrice e testimonial per la Pace Agnese Ginocchio. Tra i presenti anche l’amico prof. Salvatore Cuoci già presidente della “Scuola di Pace Don Peppe Diana”. Hanno presentato la manifestazione i giovani di “Radio S. Pietro” di Caivano Simone Sellitto con Katiuscia Ponticelli. Forte e incisivo come sempre l’intervento musicale di Agnese, la quale partendo dal contenuto dei brani presentati sul tema della povertà e fame nel mondo, sul tema dei diritti umani e sull’importanza di impegnarsi sin da questo momento per costruire un domani di Pace, ha spronato i presenti a scendere in campo in prima persona per dare il proprio contributo a favore di questa causa, da cui dipende il futuro. La Pace e l’accoglienza verso lo straniero ed il forestiero. “Occorre globalizzare la solidarietà, farci carico dei problemi del nostro prossimo, piccoli o grandi che siano, perchè la stessa situazione potrebbe investire anche noi. Solo l’accoglienza e la pratica fraterna della solidarietà attiva, la compassione e l’impegno per una chiesa di frontiera che si apre all’esterno e che sa fare chiesa nelle piazze e in tutti quei luoghi dove c’è emergenza, sofferenza, malattia e precarietà, potranno mettere le basi per costruire Pace e rispetto fra gli uomini. Bisogna evitare l’atteggiamento di innalzare muri che generano odio e discriminazioni nei riguardi di tanti nostri fratelli immigrati e forestieri e accoglierli come fratelli. Solo così potremo costruire Pace e sicurezza. Se non impareremo ad amarci e a rispettarci come fratelli, moriremo tutti come stolti. Ognuno perciò cominci a fare lapropria buona parte in merito”.