CASERTA – Fervono i preparativi, in Provincia di Caserta, in vista del primo ed attesissimo appuntamento della Rassegna internazionale di musica classica, corale e polifonica “Muse e Musei – Racconto di arte, storia e fede in Terra Laboris”, che domani vedrà l’arrivo nel capoluogo della prima delle grandi stelle del firmamento musicale mondiale, riunite eccezionalmente da un cartellone che brilla per la sua caratura planetaria : la violoncellista Natalia Gutman.

Il sipario sulla Rassegna si alzerà alle 19 nel suggestivo Duomo di Caserta, dedicato a San Michele Arcangelo e progettato da Giovanni Patturelli, dove l’attrice Gaia De Laurentiis, volto amatissimo del piccolo schermo, leggerà il primo dei saggi inediti composti dallo scrittore campano Diego De Silva per “Muse e Musei”, dedicato alla parola “Fede”.

Seguirà il concerto del “Natalia Gutman Trio”, che vedrà, al fianco della leggendaria violoncellista Natalia Gutman, il violinista Sviatoslav Moroz e il pianista Dmitry Vinnik. Il trio russo, che da oltre dieci anni entusiasma il pubblico di tutto il mondo, suonando nelle sale da concerto più importanti e nei festival più prestigiosi, delizierà il pubblico casertano con alcune tra le più popolari ed apprezzate composizioni di Ludwig van Beethoven (Trio D – Dur op.70 nr.1), Johannes Brahms (Trio C – moll op.101) e Franz Schubert (Trio Es – Dur op.100).

Obiettivo della Rassegna è valorizzare l’enorme patrimonio dei Musei Diocesani. “Prende il via con questo concerto – dice il Presidente della Provincia, Domenico Zinzi – un progetto che coniuga, nel nome della cultura, il prestigio e la storia dei beni culturali custoditi nelle chiese e nelle cattedrali di Terra di Lavoro e la musica di artisti internazionali. Con ‘Muse e Musei’ la Provincia di Caserta caratterizza la promozione del territorio valorizzando la bellezza di un vero e proprio ‘museo diffuso’, che deve diventare leva di integrazione tra il sistema territoriale e tutti gli attori locali che sono protagonisti, nelle istituzioni e nella società civile, dei processi di sviluppo del territorio”.

All’evento di domani sera è legato il restauro della prima delle sei opere che la Provincia di Caserta e la Regione Campania – con il contributo dell’Unione Europea – restituiranno ai fedeli al termine dei quattro mesi di eventi : “Deposizione”, olio su tela del XVIII secolo, cm. 120 x 95. L’arte avrà un ruolo importante anche nel corso della serata di domani grazie ad una serie di video proiezioni, che faranno conoscere al pubblico presente nel Duomo i preziosi tesori custoditi nei Musei Diocesani di Terra di Lavoro. “Apriamo la Cattedrale di Caserta alle note della musica internazionale – afferma Monsignor Pietro Farina, Vescovo di Caserta – nel riconoscimento del valore che ‘Muse e Musei’ può garantire alla formazione culturale delle nostre comunità. Questo concerto sarà la testimonianza del ruolo che i segni del sacro disseminati nelle città possono avere a favore di iniziative per la valorizzazione e per la crescita della nostra Provincia”.

All’evento si accederà con ingresso gratuito a partire dalle 18.30, quando il portale di bronzo del Duomo di Caserta si aprirà, svelando al pubblico una Cattedrale che un gioco di luci presenterà in un bagliore diverso. “’Muse e Musei’ non poteva avere migliore partenza – dice Jolanda Capriglione, Direttore Artistico – ospitando artisti di indiscusso prestigio in una Cattedrale che è testimonianza imponente e significativa della storia settecentesca di Caserta. La Cattedrale custodisce capolavori pittorici di straordinaria importanza e tuttora domina, con la sua imponenza, tutti gli edifici del centro storico. Di pari valore è il Museo Diocesano ospitato nella vicina Chiesa del Redentore, riedificata nel ‘700 su un’originaria struttura trecentesca, che accoglie una notevole collezione di tavole, dipinti e statue lignee, oltre che stupende ‘riggiole’ pavimentali settecentesche”.

Ma “Muse e Musei” vivrà una singolare anticipazione nelle prime ore del mattino, quando il Carcere di Santa Maria Capua Vetere aprirà eccezionalmente le sue porte per accogliere il pianista iraniano Ramin Bahrami, tra i più interessanti interpreti bachiani viventi a livello internazionale, che sarà protagonista di un’intervista-racconto con un’esibizione finale molto attesa nella  Casa circondariale dai detenuti e dal personale di sorveglianza.

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