CASERTA – Nuovo appuntamento della rassegna cinematografica ‘Venezia sbarca a Caserta’ che questa settimana si sposta alla Feltrinelli di corso Trieste per presentare il film ‘Là-Bas’ , opera prima del giovane e talentuoso Guido Lombardi.

L’appuntamento è per venerdì 28 ottobre alle ore 18:00. L’evento, organizzato da Duel Village, Piazza del Sapere e Feltrinelli in collaborazione con AISLo (Associazione Italiana Incontri e Studi sullo Sviluppo Locale), Carta 48, Auser Caserta e Forum Terzo Settore, prevede un dibattito con il regista e il produttore Gaetano Di Vaio e a seguire la proiezione della pellicola. Vincitore di ben due premi all’ultima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia – Leone d’oro del Futuro, Premio Luigi De Laurentiis per opera prima e Premio del pubblico Kino nell’ambito della Settimana Internazionale della Critica – questo film racconta il romanzo criminale di Yssouf, un giovane immigrato, intrapreso dal protagonista per riuscire a sopravvivere in una realtà difficile come quella di Castel Volturno. Sullo sfondo c’è infatti l’efferata strage del 18 settembre 2008 nella quale trovarono la morte sei ragazzi di colore, sei innocenti vittime di un gesto di violenza razziale compiuto dalla camorra come atto dimostrativo. A metà tra il documentario e il noir, ‘Là-Bas’ è una storia dove fiction e verità confondono i propri percorsi. Un viaggio che conduce lo spettatore nel cuore del mondo clandestino dell’immigrazione, quello vivo della quotidianità del Casertano.

 

LA TRAMA

Castel Volturno. È il 18 settembre 2008. Un commando di camorristi irrompe in una sartoria di immigrati africani. Sparano all’impazzata un centinaio di proiettili, ammazzando sei ragazzi di colore e ferendone un altro gravemente. Yssouf, un giovane immigrato, ha deciso quella stessa sera di chiudere i conti con suo zio Moses. L’uomo che lo ha convinto a venire in Italia. Promettendogli un futuro da onesto artigiano e trasformandolo invece nel cinico gestore di un giro milionario di cocaina. Invischiati nella loro storia, un altro ragazzo africano, Germain, finito per caso nel luogo della strage; la sua ragazza Asetù, che quella stessa sera canta in pubblico una canzone di Miriam Makeba; Suad, una prostituta che Yssouf sogna di riscattare dai suoi padroni. Prendendo spunto dalla famosa strage di Castelvolturno, quando i camorristi piombano in una sartoria gestita da africani e assassinano sei innocenti che non hanno nulla a che fare con lo spaccio della cocaina, solo al fine di compiere un gesto di violenza razziale e ristabilire il controllo sui traffici di droga, il giovanissimo Guido Lombardi ricostruisce il personalissimo percorso di formazione alla violenza di Yossuf, la sua “educazione criminale” per l’appunto, e ci conduce nel cuore del mondo clandestino dell’immigrazione, quello vivo della quotidianità del casertano, abbattendo le barriere che retoriche nazionaliste di bassa lega hanno contribuito negli ultimi anni ad innalzare. Laddove il cinema si fa, ancora una volta, luogo di ricerca e di conoscenza, campo privilegiato di scoperta, cultura e vita.

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