SAN NICOLA LA STRADA – Hanno avuto il loro esordio lo scorso 11 settembre a Solopaca. Si ripeteranno il prossimo 28 Settembre alle ore 20,00 presso l’Hotel City di San Nicola La Strada nell’ambito del Convegno “Briganti o guerrieri la storia bandita” organizzato dai Comitati Due Sicilie.
Sono le “Samni Gentes” un gruppo dedito ad eseguire la Musica popolare dalla “Terra di Mezzo” , ossia melodie del passato frutto di attenta ricerca non solo nell’ambito musicale, ma anche storico e archeologico. “E’ ormai accertato – si legge in una nota del gruppo – il contatto non occasionale che la “Civiltà Sannita ha avuto con i popoli della “Magna Grecia” sia essi ad Est (Dauni, Japigi, Messapi odierna Puglia), sia essi ad Ovest (Campani, con le città di Cuma, Pompei, Paestum, Partenope odierna Napoli), sia essi a Sud (Bruzi odierna Calabria).
Alcuni reperti conservati nel Museo Archeologico di Napoli – prosegue la nota – tra i quali il “Tesoretto di Frasso” confermano la veridicità di questi millenari contatti, così come la lastra della tomba n.114 della necropoli di Andriuolo (Paestum)”. Esistono poi altre fonti storiche non dubitabili sull’incontro di culture, risalenti al 400 a.C., come quello riportato da Nearco di Taranto e Cicerone di Herrenio Ponzio (Capo dei sanniti), il filosofo Platone ed Archita di Taranto (Generale di una potente flotta del Mediterraneo, Architetto, Musicista che regalò al mondo la scala delle note musicali). Madre di tutt le contaminazioni è stata certamente la “Transumanza” ossia gli spostamenti estivi di bestiame dalla valle ai monti e viceversa d’inverno, la quale legava i Popoli del Sannio con quelli confinanti.
“Di certo – ci spiegano i Samni Gentes – i continui contatti intercorsi tra questi popoli, di fatto hanno “contaminato” le loro civiltà, arricchendo ognuna di essi negli usi, nei costumi, nella cultura ed ovviamente nel campo musicale”. Di queste contaminazioni, il Sannio rappresenta, copiando il toponimo utilizzato da Tolkien ne “Il Signore degli Anelli”, la “Terra di Mezzo”. Nel gruppo “Samni Gentes” sorge (o risorge) un forte senso di identità, di appartenza alla propria terra: Il Sannio. “Ed è allora – prosegue la nota – quando si intonano canti del sannio quali: Ddio quant’è ‘gghiavota la luna, Serenata Solopachese, Bello c’abbascio a l’uorto o Scannapapera che si apre l’anima”. Nell’animo del gruppo c’è anche l’amara storia dell’Unità d’Italia e del susseguente periodo del Brigantaggio Meridionale” a cui è seguita la dolorosa e umiliante “Questione Meridionale”.
“Allora – conclude la nota – i cuori iniziano a portar fuori tutta la parte Guerriera, quella di combattenti. Guerrieri e Fieri, mai domi, così come lo erano le Samni Gentes, le Genti del Sannio”. Il gruppo è formato da: Antonella Leone (Canto, Recitazione, Tammorra, Castagnette); Marina Di Lorenzo (Danza); Emilio Dongiacomo (Voce, Tammorra); Peppe Fusco (Basso); Luciano Ocone (Tastiera, Fisarmonica); Gianluca Cucco (Chitarra); Giuseppe D’Amico (Percussioni), Enzo Matarazzo (Voce); Ernesto Marino (Fonico).