SANT’ARPINO – Nella strada più antica di Sant’Arpino, nel cortile di una fascinosa dimora nobiliare ove si custodisce la statua del santo patrono, all’ombra di antiche mura che trasudano di storia, domenica 26 ottobre, a partire dalle 10:30, avrà luogo la cerimonia di presentazione del volume “Ristampa delle opere dell’avvocato Carlo Magliola edite nel 1755 e 1757“. L’iniziativa è ideata e organizzata dalla Pro Loco di Sant’Arpino, benemerita associazione culturale che da trent’anni si impegna per la valorizzazione delle radici storiche del comune atellano.
“Il luogo scelto è simbolico perchè vuole rappresentare la volontà di valorizzare il centro storico e recuperare il legame ancestrale con le nostre radici in quanto l’antica via Ferrumma è il cordone ombelicale che ci lega alla nostra madre Atella”. Afferma il presidente della Pro Loco Aldo Pezzella che ha aggiunto: “Il palazzo è stato dei Della Rossa prima e dei Magliola dopo ed ha visto scorrere la vita politica del comune attraverso la vita dell’indimenticabile sindaco Vincenzo Legnante che in esso vi ha dimorato. Un mese fa siamo stati a Calitri ove sono custodite le reliquie di S.Canione ora veniamo nel luogo ove si custodisce il busto di bronzo di S. Elpidio legando simbolicamente i due eventi in un unico percorso culturale“. Il volume che si presenta domenica, è un’autentica perla per i bibliofili ed i cultori di storia atellana perchè contiene le memorie difensive redatte dall’avvocato Magliola per difendere i casali atellani in una vertenza giudiziaria della metà del settecento. Due introvabili opere, mai finora pubblicate per il grande pubblico. L’associazione di via Marconi non è nuova a ristampe di libri antichi irreperibili, negli anni scorsi ha infatti già provveduto a far ristampare e divulgare opere di Francesco Paolo Maisto, di Giovanni Andrea Lettera, di Vincenzo Legnante, scritti dal grande valore storico che rischiavano di perdersi per sempre. Alla manifestazione di domenica interverrà anche il filosofo Giuseppe Limone per il quale: “Non esiste una storia locale e una storia generale ma tutta la storia degli uomini è un unico grande fiume, in cui si discernono correnti diverse, fatte di uomini concreti, di eventi che si connettono anche a secoli di distanza, individuabili con sempre nuove forme di sguardo“. Il prezioso lavoro tipografico è stato realizzato grazie al contributo economico della signora Amalia Panettieri che ha voluto in tal modo ricordare suo marito, il compianto Alfonso Magliola (1934-2007), persona molto amata in paese e ultimo discendente maschio di una dinastia che tanto lustro ha dato a Sant’Arpino. L’autore dell’opera Carlo Magliola (1695-1760) era un principe del foro, un aspetto questo su cui si soffermerà domenica l’avvocato Pasquale Fedele, presidente dell’Associazione Forense Normanna, che intanto dichiara: “Magliola era un avvocato a tutto tondo, un giurista protagonista del suo tempo per il suo notevole livello culturale. E’ tra i massimi esponenti di una classe di professionisti che, fin dal 1700, ha operato nell’agro aversano, un territorio dalle grandi radici storiche e culturali“. Alla mattinata interverrà anche lo studioso di storia aversana Nicola De Chiara, autore di “Aversa ed i sui Casali nel Settecento, la carta del Fioravanti” una pubblicazione in cui si narra della vicenda giudiziaria che vide coinvolto il Magliola, che anticipa: “La decisione della Pro Loco di Sant’Arpino di far ristampare l’opera di Carlo Magliola merita i più vivi apprezzamenti perché (come avrò modo di spiegare dettagliatamente domenica) quella di Magliola è molto più di una difesa appassionata della terra di S.Arpino e di altri Casali di Atella dalla “pretesa” della città di Napoli“. Grande è l’attesa in paese per questa iniziativa che sarà coordinata dal giornalista Elpidio Iorio, direttore della Rassegna di Teatro Scuola PulciNellaMente, e vedrà la partecipazione diGiuseppe Dell’Aversana, presidente onorario della Pro loco ed ex sindaco del comune atellano. Tra l’altro Iorio e Dell’Aversana sono coautori del volume “Da Atella a Sant’Arpino” un poderoso lavoro che illustra venticinque secoli di storia ripercorrendo tutte le tappe evolutive del comune dalla sua fondazione ad oggi. Entrambi dichiarano: “L’ opera del Magliola oltre ad essere la più antica pubblicazione sulla genesi e sulla evoluzione di Atella, rappresenta anche un orgoglio per Sant’Arpino che attraverso questo suo figlio dimostra “ab origine” quella sua innata propensione alla dimensione intellettuale e quella sua vivacità culturale che continuerà a contraddistinguerla poi nel corso dei secoli successivi fra tutti i comuni dell’agro aversano“. Si prevede che in tanti domenica cercheranno di essere presenti alla cerimonia per poter ritirare una copia in omaggio di questo volume che, ristampato in un numero limitato di copie, cerca di portare al centro della scena la cultura che spesso bistrattata e sottovalutata può rappresentare invece per il Sud un volano formidabile per lo sviluppo economico e sociale come dimostra la recente scelta di Matera quale capitale europea della cultura. La vittoria di Matera conferma sempre più la necessità di fare della cultura il settore principale dell’azione nazionale, e mette in luce le enormi potenzialità del Sud che in questa strada potrà trovare futuro e sviluppo. In tale percorso la Campania, la provincia casertana e Sant’Arpino in particolare sono riserve immense di giacimenti culturali e pertanto ben vengano iniziative come quelle di domenica prossima organizzata in un sapiente dosaggio di fini pubblici e capitale privato.