CAPUA – Lo scrittore napoletano Diego De Silva torna a Palazzo Lanza a Capua sabato 10 dicembre alle ore 21 per presentare il suo ultimo libro ‘Sono contrario alle emozioni’ edito da Einaudi. Forse il romanzo più intimo della serie che ha per protagonista l’avvocato Vincenzo Malinconico. Un equilibrista sempre sul punto di cadere, un mediatore scalcagnato, ma anche un uomo sensibile che cerca di nascondere la sua vulnerabilità.

Costellata di episodi grotteschi, la vita sentimentale di Vincenzo non è delle più felici. C’è la ex fidanzata molto bella (che sta per sposarsi) con la quale ha mantenuto un piacevole rapporto d’amicizia e qualcosa di più. C’è la donna affascinante, imprevedibile, incontrata in aeroporto che lo lascia quasi subito perché sta cercando altro. C’è il grande amore perduto e rimpianto. Come tutti gli uomini over quaranta anche Vincenzo è spesso “attaccato da uno stormo di ricordi” legati alla sua vita, ma anche alla società in cui ha vissuto. Nell’incontro con il pubblico di Capua Diego De Silva darà vita ad un inedito reading musicale dove oltre a sentirlo leggere scopriremo un De Silva chitarrista accompagnato dal sassofono di Stefano Giuliano.

 

Il libro

Quando Malinconico fa l’avvocato di se stesso si difende come può, ubriacandosi di domande e avvalendosi della facoltà di non rispondere. Perché mentre ascoltiamo le nostre canzoni preferite ci assalgono vampe gratuite d’autostima, il desiderio improvviso di prenderci un cane o una nostalgia divorante delle polpette della nonna? E come fa Sharon Stone a disegnare nell’aria, semplicemente muovendosi, delle curve piú belle delle sue?La verità è che Malinconico ha un problema e non dice quale. Soprattutto non lo dice al suo psicoterapeuta, che si trova davanti un pessimo paziente: bugiardo, logorroico, reticente, provocatore sino allo sfinimento. Che fa e disfa da solo la sua terapia digressiva. Non sappiamo se le sue acute stupidaggini siano soltanto un campionario di alibi, ma il bello è che, ridendo, pagina dopo pagina siamo d’accordo con lui.Bisogna immaginarselo, Vincenzo Malinconico che va dallo psicoterapeuta e non è capace di fare il paziente.Bisogna immaginarselo fuori dallo studio, per strada, o a casa, mentre vive la sua vita e si fa le domande piú eccentriche e peregrine, e trova le risposte piú folli e piú logiche. Tagliarsi la lingua leccando una busta è o meno un infortunio che la racconta piú lunga di quel che sembra? Ci siamo interrogati abbastanza sulla portata avanguardistica di Raffaella Carrà? Perché guardare una palma mozzata sul lungomare può falsificare in un attimo il bilancio di un’esistenza intera?È una gioia stargli dietro, seguire la sua testa tortuosa e cristallina mentre formula teoremi, aforismi e vanvere, variazioni sul tema dell’amore, dell’emotività e dei sentimenti; improvvisi interrogativi su parole che a un tratto perdono di senso; recensioni estemporanee di vecchie canzoni, di strani film, di eventi e persone; appunti sulla vita che assomigliano agli spilli di un entomologo instancabile.Nei suoi tentativi di analisi fai-da-te per ricomporre il senso di una storia finita, Vincenzo nasconde se stesso e il suo problema, per dirci molto di piú. Un romanzo vorticoso, fatto di pezzi brevi, comici, filosofici, sempre folgoranti, dove la scrittura si palesa al lettore in una delle sue versioni piú artigianali: quella di strumento per capire come la pensiamo sulle cose.

Diego De Silva è nato a Napoli nel 1964. Presso Einaudi ha pubblicato il romanzo Certi Bambini (2001), premio selezione Campiello, da cui è stato tratto il film omonimo diretto dai fratelli Frazzi. Sempre presso Einaudi sono usciti i romanzi La donna di scorta  (2001), Voglio Guardare (2002 e 2008), Da un’altra carne (2004 e 2009), Non avevo capito niente  (2007 e 2010, Premio Napoli, finalista al premio Strega), Mia suocera beve (2010), Sono Contrario alle emozioni (2011) e la pièce Casa chiusa, pubblicata con i testi teatrali di Valeria Parrella e Antonio Pascale nel volume Tre terzi. Suoi racconti sono apparsi nelle antologie Disertori, Crimini e Crimini italiani  (2000, 2005 e 2008). I suoi libri sono tradotti in Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Olanda, Portogallo e Grecia.

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