Disegno’ sul retro dei formulari delle SS appena fu liberato dal lager di Buchenwald dove, appena tredicenne, era stato assegnato ai lavori forzati: e’ lo scrittore Thomas Geve. Per la prima volta in Italia vengono esposte a Torino le riproduzioni di 50 dei suoi 79 disegni in una mostra aperta al pubblico al Museo della Resistenza dal 27 gennaio al 13 maggio.

All’inaugurazione e’ prevista la presenza di Geve che vive in Israele e portera’ la sua testimonianza anche agli studenti. Testimonianza di una storia drammatica la sua, come quella di molte altre vittime della shoah. Geve fu internato ad Auschwitz insieme alla madre, che mori’ nel campo. Assegnato ai lavori forzati, Thomas sopravvisse. Fu trasferito a Gross-Rosen e a Buchenwald, dove fu liberato nell’aprile 1945. Il titolo della mostra e’ tratto dal suo libro biografico ”Qui non ci sono bambini” che fa riferimento al destino dei bambini nei campi di sterminio: una volta arrivati venivano mandati alle camere a gas e potevano salvarsi solo se apparivano piu’ grandi della loro eta’ o se mentivano, per essere inclusi tra gli adulti idonei al lavoro. Thomas Geve si salvo’ perche’ venne destinato a imparare il mestiere di muratore. I disegni originali di Geve sono conservati a Gerusalemme nel Museo Yad Vashem e non sono trasportabili a causa della fragilita’ della carta. Grandi come una cartolina, furono realizzati con acquerelli e pastelli colorati che lui chiese durante il mese in cui rimase nel campo dopo la liberazione, perche’ troppo debilitato. Questa testimonianza della vita nel campo di concentramento nacque dall’esigenza di raccontare al padre la sua esperienza e fermarne il ricordo per sempre. La sofferenza e’ espressa senza pathos: l’intento e’ quello di spiegare con spirito documentario il funzionamento interno dei campi, le condizioni di vita dei prigionieri, le malattie, il sistema di schedatura degli internati, i lavori che si svolgevano nel campo, le selezioni che decidevano periodicamente chi era destinato a sopravvivere e chi no, il sistema delle camere a gas. I disegni furono conservati dal padre in una cassaforte climatizzata fino al 1985, anno in cui Thomas Geve li dono’ allo Yad Vashem. Le riproduzioni furono esposte per la prima volta nel 1995 dal Memoriale di Buchenwald e, successivamente, in Germania, Polonia, Svizzera, Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, Serbia e Paesi Bassi.

 

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