Napoli fa il pieno di turisti nel ponte festivo dell’ Immacolata, grazie alla politica dei prezzi bassi praticata da alberghi e Bed & Breakfast che richiama sopratutto gli stranieri, calcolati nel 65% del totale delle presenze. In testa gli europei, con francesi, inglesi e spagnoli, ma significative sono anche le presenze di statunitensi e giapponesi. Secondo Federalberghi il 7 dicembre il tasso di occupazione delle strutture alberghiere napoletane è stato del 95%, con un aumento ulteriore in una giornata tradizionalmente positiva (90% nel 2013). Il 5 dicembre camere occupate al 65%, sui livelli del 2013. Si allunga il dato della media dei pernottamenti, tre notti, rispetto alla media annuale (1,7%). Oltre 50 mila i passeggeri in arrivo all’ aeroporto di Capodichino ed altrettanti alla Stazione centrale. Le strette strade del centro antico, la Napoli greca, sono ai limiti della capienza. A San Gregorio Armeno, la strada dei Presepi, si fa fatica ad entrare. I pastori in terracotta, attualizzati con personaggi della cronaca e visitatori illustri delle botteghe artigiane, da un Benitez a grandezza naturale a Carlo di Borbone, tengono rispetto alla concorrenza cinese dei prodotti in plastica. Il 7 dicembre, grazie all’ ingresso gratuito disposto dal Mibact, boom di presenze per il Museo di Capodimonte, che ospita una Mostra su Vincenzo Gemito e per gli Argenti del Museo di San Gennaro, annesso alla Cattedrale. Esulta l’ assessore Nino Daniele: “siamo in controtendenza rispetto agli indici nazionali”. L’ altra faccia della medaglia delle strade invase da turisti, però, è costituite dalle vendite modeste. “Pochi entrano nei negozi – afferma un commerciante di Via Toledo – e ancora meno comprano. E’ un turismo povero, che non porta ricchezza”. I commercianti lamentano la concorrenza degli abusivi, che occupano con i loro banchetti mobili ed i prodotti contraffatti il centro, perfino davanti alla sede della Prefettura, ed assediano i turisti anche sotto gli occhi delle forze dell’ ordine. Il presidente di Confcommercio Napoli Pietro Russo chiede una “legge speciale” per contrastare il mercato del falso – un giro di affari che sfiorerebbe i 6 miliardi all’ anno – e l’ istituzione di un “nucleo permanente per la lotta all’ abusivismo”. “Sul modello – afferma – di quanto è stato realizzato, con buoni risultati, a Padova”.
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