“Giugliano, la città Natale”, ovvero Un mese di iniziative che inaugurano le celebrazioni per il 450esimo anniversario della nascita (15 febbraio 1566) del suo figlio più celebre, lo scrittore Giambattista Basile, inventore della fiaba. Autore di “Lo cunto de li cunti”, la raccolta di fiabe in lingua napoletana più studiata e tradotta al mondo, Basile è stato il progenitore di “Cenerentola”, “Il gatto con gli stivali”, “Hansel e Gretel” e “La bella addormentata nel bosco”. Tradotto da Charles Perrault, dai fratelli Grimm e sicuramente letto da Hans Christian Andersen, la figura di Giambattista Basile rischiava di cadere nell’oblio. Ora la città dove l’autore è nato e morto, e di cui fu anche governatore nel 1630, gli rende omaggio diventando capitale della fiaba. “L’obiettivo è recuperarne la memoria”, dice il sindaco Antonio Poziello. “Stiamo lavorando per restaurare gli spazi di tre chiese sconsacrate dove sorgerà il polo museale ed un archivio permanente dedicato a Basile. Nel 2016 realizzeremo anche un festival e un parco delle fiabe”.
La kermesse, promossa dal Comune, patrocinata dalla Regione, diretta da Domenico Basile, ideata e organizzata da Domenico Ciccarelli e Désirée Klain, è partita sabato con la proiezione del film “Tale of Tales” di Matteo Garrone, e andrà avanti fino al 5 gennaio. Venti le associazioni coinvolte che proporranno eventi di musica, teatro, letteratura, pittura e cucina. Più di un villaggio natalizio, un vero set fiabesco. La città, divisa in aree tematiche, accoglierà i visitatori attraverso un percorso guidato che si insinua in vie, vicoli, cortili e atri di antichi palazzi. Fino al 30 dicembre, dalle 10 alle 13 e dalle 16.30, alle 19.30, il centro storico di Giugliano sarà invaso da artisti di strada, trampolieri e cantastorie per “Lo trattenimiento de piccerille” e “I giullari di corte”. Venerdì 11 dicembre attori in abiti seicenteschi faranno rivivere i fantasmi di Gatta Cenerentola, Vardiello, la Vecchia scorticata, la Pulce e la Cerva fatata per lo spettacolo itinerante “I luoghi del Basile”, scritto da Nico Mucci e Domenico Basile. E per lo scrittore che con il suo stile ha influenzato l’arte del Seicento non poteva mancare una mostra. Si inaugura sabato 12 dicembre, e sarà visitabile fino all’11 gennaio negli spazi della chiesa di Santa Sofia (dove Basile è sepolto), l’esposizione “Sculture da favole”: circa trenta tavole ad acquarelli e matita del maestro Riccardo Dalisi. Bozzetti preparatori per quattro grandi sculture, dedicate ai personaggi delle fiabe, da istallare in punti strategici della città. Da segnare in agenda la notte delle fiabe il 23 dicembre. La serata, condotta da Patrizio Rispo e Francesco Paolantoni, si concluderà con la rievocazione storica del ballo a corte della Gatta Cenerentola nel salone delle feste del palazzo Palumbo/Pinelli.