Quello che è riuscito, nella serie, è portare una telecamera all’inferno, a Gomorra. Le immagini sono livide come pugni. Al di là delle polemiche che l’hanno preceduta, boom di ascolti per Gomorra-la serie le prime due puntate del kolossal in 12 episodi prodotto da Sky da un’idea di Roberto Saviano, sono state viste da 658.241 spettatori medi complessivi su Sky Atlantic e Sky Cinema, praticamente doppiando il successo dell’altra grande produzione Sky di prime time legata alla lunga serialità, Romanzo Criminale 2, che all’esordio raccolse 358.000 spettatori medi. Prodotto da Sky, Cattleya e Fandango, in collaborazione con La 7 ed in associazione con Beta Film. Un successo che deve molto a un cast di attori bravissimi legati al territorio, tra esordienti e attori professionisti: Marco D’Amore, Fortunato Cerlino, Maria Pia Calzone, Salvatore Esposito, Marco Palvetti, Domenico Balsamo e tanti altri. Magistralmente diretti da Stefano Sollima (nella doppia veste anche di supervisore). Raccontano le vicende del clan Savastano, una delle organizzazioni piu’ potenti e influenti di tutto il Napoletano. Nei prossimi episodi dietro la macchina da presa arriveranno anche Francesca Comencini e Claudio Cupellini. Nelle prime due puntate di grande rilievo, in particolare, l’indice di fedeltà da parte dei telespettatori: il primo episodio, che ha registrato 641.641 spettatori medi e 1.089.071 contatti, ha avuto una permanenza del 59%, mentre il secondo, visto in media da 674.839 spettatori (con 889.659 contatti), ha registrato una permanenza record del 76%, con picchi di share del 2,08%. Com’era prevedibile, tutta la lavorazione della serie è stata accompagnata da polemiche: a cominciare dal sindaco Luigi De Magistris (“Basta con l’immagine unilaterale di Napoli: qui nessuna persona intellettualmente onesta nega che ci sia camorra, delinquenza, ma io vedo crescere, fiorire e consolidarsi l’altra Napoli, quella della cultura, dell’arte, della musica, dei giovani, della legalità e del contrasto alla camorra”). Che quindi ha precisato: “Non l’ho ancora vista e mi piace esprimere un giudizio su un’opera cinematografica dopo averla vista”. Dal sindaco de Magistris, infine, l’impegno a “dare forza a chi contrasta la camorra, a raccontare delle tante persone che oggi sono impegnate nella lotta alla criminalità organizzata perché, a volte, questo non emerge nei romanzi, nelle opere cinematografiche perché – conclude – forse fa anche comodo a qualcuno che sia così”. Polemiche a parte, molti i commenti favorevoli su Twitter, dove L’hastag #GomorraLaSerie è diventato uno dei trend della serata del 6 maggio, segno che il pubblico in visione era davvero numeroso. “Da una telespettatrice qualunque, napoletana, complimenti a @StefanoSollima”; “Ok mi unisco al plauso unanime per #GomorraLaSerie”. La conversazione globale attorno alle prime due puntate ha prodotto oltre 4200 tweet di cui più di 3300 con hashtag #GomorraLaSerie che ha raggiunto le prime posizioni ed è rimasto presente fino a questa mattina nella classifica dei Trending Topic italiani. Insomma, Gomorra, dopo le polemiche e i manifesti a Napoli contro la serie tv e il trailer che indigna Scampia, sembra aver messo almeno in parte a tacere le critiche, mostrando tutte le sue potenzialità. Non mancano naturalmente i commenti ironici e divertenti: “Unico fondato dubbio su #GomorraLaSerie: ma il protagonista doveva per forza essere un sosia di Saviano? “. Alcune piccole critiche sono però state sollevate, soprattutto in virtù di alcuni dialoghi concitati in napoletano e abbastanza difficili da capire. “Gomorra è splendido, ma alcune (molte? ) scene avrebbero bisogno dei sottotitoli. Altrimenti se ne perde la metà”. I sottotitoli erano disponibili per tutti gli abbonati Sky, ma non per chi visionava il prodotto su SkyGo.

 

 

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