”Gomorra programmato sulla Rai? Si sono ravveduti. Per citare Sorrentino ne ‘Le conseguenze dell’amore’, non bisogna smettere mai di aver fiducia negli uomini”. Marco D’Amore, ovvero Ciro l’immortale, a Capri, Hollywood commenta con soddisfazione e un pizzico di ironia la decisione del servizio pubblico di trasmettere la serie Gomorra prodotta da Sky e Cattleya su RaiTre dopo il talk show di Fabio Fazio a partire dal 10 gennaio con due episodi a settimana. ”Importante è stata la scelta della rete e del contenitore di qualità. Sarà ora a tutti chiaro lo spirito dell’operazione, d’altra parte anche Sky ha fatto la sua parte producendo contemporaneamente dei documentari che rappresentavano l’altra faccia di Scampia” aggiunge D’Amore, premiato a Capri anche per ‘Perez’. Nei mesi scorsi i vertici dell’azienda pubblica non avevano espresso pareri positivi su una serie che poteva rischiare di mitizzare la vita dei criminali. ”Una grande soddisfazione: dopo tante critiche ingiuste, la Rai non poteva ignorare questo successo” dice Salvatore Esposito (Genny Savastano) mentre Maria Pia Calzone aggiunge: ”Sono contenta che le persone che non hanno la tv a pagamento possano vedere la serie e capire lo spirito dell’operazione anche perchè ogni puntata sarà contestualizzata e introdotta al pubblico. Assurdo che qualcuno abbia pensato che la serie nuocesse all’immagine di Napoli, mi sembra che la città si stia anche rilanciando turisticamente, lo ha ricordato il sindaco de Magistris, quindi non credo proprio che ci sia stato un danno di immagine”. Il suo personaggio, donna Imma, non tornerà nella seconda serie (”almeno fino ad ora non sono stata contattata”), in lavorazione dal prossimo aprile con particolari ancora top secret. Venduta in più di 100 paesi, compresi gli Usa, ‘Gomorra’ è la serie dei record con un picco di 900 mila spettatori per Sky Atlantic. Il festival caprese prodotto da Pascal Vicedomini nella giornata inaugurale ha premiato il regista Sergio Sollima e gli attori della ‘serie dell’anno’, festeggiatissimi dal pubblico. ”Il motore di tutto è sempre Roberto Saviano – ha voluto ricordare D’Amore – con lui abbiamo un contatto costante ed è lui che ispira e arricchisce i contenuti, anche della seconda serie. Ci dispiace che non possa vivere libero ed essere magari qui con noi a Capri a godersi il successo. Capisco l’amarezza dei suoi ultimi tweet, ma certamente non vuole invitare i napoletani a scappare dalla propria città, lui è molto vicino a Napoli e sempre lo sarà”. Sulle ormai popolari parodie in rete gli attori sono concordi: ”I Jackal sono bravissimi, ma quelle battute non le faremo più… sono diventate troppo popolari. Ci fa piacere che frasi come ‘stai senza pensieri’ siano entrate nei modi di dire, che nulla hanno più a che fare con lo slang criminale”. Sul perchè del successo della serie D’Amore non ha dubbi: ”I talenti che si sono espressi tutti insieme, e che evidentemente altri prodotti non hanno”.