Chiarezza e “lavoro e non assistenza”. E’ quanto chiedono i sindacati Uilcom-Uil e Sugc-Sindacato unitario giornalisti della Campania con i lavoratori del Teatro Trianon di Forcella a Napoli nella lettera inviata al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e al sindaco della Città metropolitana, Luigi de Magistris. “Vi scriviamo – affermano nella nota trasmessa anche a Sebastiano Maffettone, consigliere per la Cultura del presidente De Luca – non solo come vertici degli enti soci del Trianon, ma anche come massimi rappresentanti di quelle istituzioni del territorio che governano il sistema teatrale e musicale pubblico locale”. “La palude burocratica sta rallentando il recupero e il rilancio del centenario teatro di Forcella” denunciano, rilevando che “la situazione debitoria non è stata ancora sanata o ristrutturata e i lavori per il ripristino dell’agibilità non iniziati, mentre una frazione dei debiti e i lavori previsti hanno svuotato quel capitolo di finanziamento regionale che era stato disposto esclusivamente per avviare l’attività ordinaria”. “In questa difficile situazione, che tocca il bene comune Trianon e i lavoratori diretti e dell’indotto – proseguono nella nota – teniamo a ribadire la posizione dei dipendenti che reclamano da sempre di poter semplicemente lavorare, prima di sollecitare legittimamente uno stipendio, che, in assenza di attività, ha l’amara connotazione di un’assistenza sociale”. Di qui la proposta: “Nelle more della redazione di un serio piano industriale che consenta finalmente l’auspicato rilancio del Trianon, i dipendenti e i sindacati hanno chiesto, a più riprese, che le maestranze lavorassero nelle altre realtà produttive pubbliche, San Carlo, Napoli Teatro festival Italia, Stabile nazionale di Napoli (in proposito, va pure ricordato che sono restati ignoti i criterî che hanno impedito a questi lavoratori, tutti con un cospicuo curriculum professionale, di essere convocati dalla commissione giudicatrice del famoso bando opaco del Mercadante). Questa proposta positiva è puntualmente caduta nel silenzio, così come il proposito del cda del teatro, che aveva annunciato una programmazione decentrata del Trianon in questo periodo estivo”. La lettera si chiude con una nuova richiesta di incontro urgente al presidente De Luca e il sindaco metropolitano de Magistris per fare chiarezza sulla situazione.(ANSA).