A partire dal primo maggio saranno riaperte al pubblico altre tre Domus e le Terme maschili al Parco Archeologico di Ercolano (Napoli). Si tratta di edifici di pregio architettonico, tra i principali dell’antica città: la Casa del Tramezzo di Legno, considerata un modello della Domus romana, per la chiara articolazione degli spazi interni, arricchita dalla presenza della straordinaria porta in legno che le ha dato il nome; la Casa Sannitica, con interessanti elementi decorativi tra i più antichi della città; le Terme Maschili, tipico impianto termale pubblico. E solo nei giorni festivi, sarà visitabile la Casa dei Cervi, esempio di grande casa lussuosa che godeva di un affaccio panoramico sul golfo. L’apertura rappresenta una iniziativa sperimentale, promossa dal direttore Francesco Sirano, per dare un primo chiaro segno della volontà di mettere in atto un nuovo piano di fruizione. Adesso l’obiettivo è aprire altre Domus: ”La realizzazione è stata possibile grazie alla disponibilità del personale di vigilanza e tecnico che condivide gli obiettivi di migliorare l’accoglienza e si è adoperato per la definizione dei percorsi di visita” spiega Sirano. ”Lavoreremo nei prossimi mesi per ampliare e rendere il più gradevole possibile l’offerta culturale del sito. Sull’insieme delle trentadue case più importanti dell’antica Ercolano, potrebbero esserne aperte al pubblico venti, mentre dodici hanno bisogno di interventi di restauro”. Oggi i visitatori possono entrare in dodici Domus, prendere una chiara visione di nove botteghe e percorrere, oltre che tutte le strade poste in luce dagli scavi del 1900, tre aree e monumenti pubblici (Sacello degli Augustali, Palestra, complesso Terrazza di Marco Nonio Balbo/ Santuario di Venere). Dunque, a partire dal primo maggio le case aperte al pubblico saliranno a quattordici (quindici nei giorni festivi) e le aree pubbliche da tre diventeranno quattro. ”Un ringraziamento va al personale e ai turisti che con la loro presenza in costante aumento rappresentano la vera forza di questo straordinario sito archeologico” aggiunge il direttore ”Invito quanti frequentano Ercolano a godere anche dello splendido giardino delle essenze e delle piante mediterranee intitolato ad Amedeo Maiuri, reso fruibile grazie alla collaborazione e al sostegno del Comune, e a lasciarsi incuriosire dalle strade, dal mercato intono all’area archeologica per scoprire come davvero Ercolano si presti ad essere un luogo dell’anima”.

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