Compleanno speciale per una donna cui l’Italia vuole bene. Tanti auguri a Sophia Loren, quattro volte ventenne”. E’ il messaggio di auguri all’attrice che il premier Matteo Renzi pubblica sul suo profilo twitter. La carriera della Loren ha tappe tanto precise quanto note: dapprima una quindicina di piccoli ruoli a fianco dei mostri sacri dell’epoca (memorabile la sua apparizione in “Due notti con Cleopatra”; poi il concorso di bellezza che la fa notare al produttore Carlo Ponti e il contratto di esclusiva che per lui firma nel 1951: sette anni per diventare una diva internazionale prima col nome di Sofia Lazzaro e poi come Sophia Loren. Il primo film che farà storia è “Carosello napoletano” di Ettore Giannini (1954) poi a fianco di Totò in “Tempi nostri” (Alessandro Blasetti) e infine con il suo vero pigmalione, Vittorio De Sica, in “L’oro di Napoli” e con il suo partner irripetibile, Marcello Mastroianni in “Peccato che sia una canaglia” ancora di Blasetti. Per la Loren quel ’54 resterà l’anno memorabile e da lì parte tutto: il suo personaggio, la sua icona, la sua anima d’attrice. Dopo essere diventata una diva italiana, una “maggiorata” degna di rivaleggiare con Gina Lollobrigida di cui prende il posto nel terzo episodio della trilogia “Pane amore e…” (Dino Risi, 1956) arriva per lei il successo internazionale grazie alla celebre copertina di “Life” che la incorona come emblema della bellezza mediterranea. Carlo Ponti (che nel frattempo convive con lei dando scandalo perchè non può divorziare dalla prima moglie secondo la legge italiana) la accompagna nell’avventura a Hollywood dove troverà partner come Cary Grant (amico fedele e assiduo corteggiatore), Frank Sinatra, John Wayne, William Holden, Tony Perkins e perfino Marlon Brando.