NAPOLI – Dopo l’ampio consenso di pubblico e critica, ottenuto con l’anteprima nell’ambito del Napoli Teatro Festival Italia, lo spettacolo Tà-Kài-Tà (Eduardo per Eduardo) di Enzo Moscato inaugurerà, martedì 23 ottobre 2012 alle ore 21.00 (in replica fino al 4 novembre), la stagione teatrale 2012/2013 del Teatro Nuovo di Napoli, la prima interamente curata dal Teatro Pubblico Campano, diretto da Alfredo Balsamo.

Presentato da Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia e Compagnia Teatrale Enzo Moscato, Tà-kài-tà è un omaggio sentito e originale che Enzo Moscato dedica alla figura di Luisa De Filippo, secondogenita del grande Eduardo, scomparsa in tenera età nell’ultimo scorcio degli anni ’50.

La nascita della piccola Luisa segna la breve stagione di rinnovamento che si aprì a Napoli nell’immediato secondo dopoguerra e la sua morte segnò moltissimo il padre, un dolore in fondo al cuore nascosto dal e per l’esigenza del teatro. Un amore mai abbandonato e trascurato dal grande interprete, che ha finito per condizionare tutti i sentimenti familiari, tanto da torturarlo dentro fino in fondo.

In scena, Isa Danieli e lo stesso Moscato incarnano il femminile e il maschile del più grande drammaturgo napoletano, la genuinità e lo stereotipo

Tà-Kài-Tà è nel suo significato letterale “un po’ questo e un po’ quello”, ed è con questa espressione che Moscato rende omaggio al grande drammaturgo napoletano Eduardo De Filippo. Questo spettacolo nasce da una lunga ricerca e studio che il regista partenopeo ha fatto su una delle figure più controverse e discusse del Novecento, non solo care al teatro napoletano, ma al mondo teatro in se stesso.

“Ritengo sia dall’epoca del grande Leo de Berardinis – afferma il regista – che un’operazione del genere non è stata più osata. Per di più, mentre la sua bellissima rivisitazione si proponeva in chiave esclusivamente scenica, la mia si spinge – e lo dico con tutta l’umiltà – fino a tentare una sorta di riscrittura per frammenti della stessa anima del più importante drammaturgo del secolo scorso”.

E’ un vero e proprio atto d’amore verso la figlia, poichè il padre si rivolge a lei nello spettacolo, raccontando aneddoti e fatti, sentimenti puri che si sdoppiano in due voci interiori, quella maschile rappresentata da Enzo Moscato e quella femminile da Isa Danieli.

Moscato regala non una rivisitazione delle opere o una pantomima sugli spettacoli del grande artista, ma, nel suo linguaggio unico ed eccezionale, prima come interprete e poi come studioso, racconta con la sua voce personale quelli che furono i travagli umani dell’artista in vita.

Concede al grande Eduardo di togliersi per un’ultima volta la maschera e di svelare i sentimenti custoditi nel cuore, lontano dai riflettori, dal palco e dall’applauso del pubblico.

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