Con la diffusione dei dati pubblicati in queste ore dall’Istituto superiore della sanità, quella di dare il giusto slancio a tutto ciò che può significare riscatto per questo territorio è ormai non più una necessità, ma un vero e proprio obbligo. E il progetto “Concertone per la Terra dei fuochi” nasce da una considerazione simile che già in passato con le tante realtà impegnate su queste terre abbiamo più volte condiviso. “Una condivisione – si legge in una nota – che ogni volta terminava sulla necessità di ridare speranza, mettere insieme le energie migliori e costruire insieme una grande rete di eccellenze capaci di lavorare a trecentosessanta gradi su tutto il panorama culturale del territorio. Laddove per cultura intendiamo, sapere, conoscenza, arte, politica e tutto ciò che può essere un vero e proprio volano di rivoluzione e sviluppo una volta tanto pensato di una terra fino a oggi troppo trascurata a aggredita invece che rispettata e valorizzata nella sua sconfinata “Bellezza”. Ebbene, con il contributo di numerosi artisti che da sempre sono vicini alla causa della lotta al disastro ambientale del territorio e all’idea, vogliamo offrire un contributo che crediamo possa essere fondamentale sia sotto il profilo mediatico, ma soprattutto sotto l’aspetto simbolico come la scelta della location, esempio della necessità di riappropriarsi di spazi troppo a lasciati in preda al degrado. Insomma vogliamo che le grandi mobilitazioni, la grandi prese di coscienza dimostrate dai cittadini fino a oggi non restino solo un bel ricordo ma che possano per noi fare memoria e darci la spinta a proseguire la crociata per la difesa della nostra dignità”.
L’evento è stato ideato da Raffaele Bruno (attore, regista di Napoli) e organizzato insieme a diverse realtà che diedero vita alla manifestazione #fiumeinpiena dello scorso 16 novembre.