Un’ora sospesa tra l’amore per il proprio quartiere nella speranza di poterlo definitivamente cambiare, la rabbia per uno stato che contribuisce alla devastazione di quelle zone attraverso la realizzazione di discariche in mano alla camorra e il sogno. Il sogno di Felice Pignataro che con i suo gruppo, il Gridas, si è sempre battuto per un quartiere diverso, colorato e con la socialità come priorità. E’ questo è tanto altro lo spettacolo Scampia Trip portato in scena dai ragazzi di Resistenza Anticamorra e che, nella serata di ieri, ha fatto tappa a Volla.

 

Una serata organizzata dall’Associazione Iris, la quale ha avuto il coraggio di riportare a Napoli uno spettacolo che è anche un atto di accusa nei confronti di uno stato che molte volte si è rivelato essere complice della criminalità organizzata. Durante lo spettacolo è forte il messaggio di accusa allo stato per la realizzazione della discarica di Chiaiano. Manifestanti chiamati camorristi e caricati, quando poi, è notizia di questi giorni, un’inchiesta ha rivelato che il sito è stato gestito da aziende vicine al clan dei Casalesi che non hanno rispettato le misure di sicurezza. Tra le parti più toccanti della rappresentazione il ricordo di Gelsomina Verde, vittima innocente della faida di Scampia, con il fratello Francesco.

“Non fai in tempo – ha detto Ciro Corona nell’introdurre lo spettacolo – ad abituarti a vivere in quelle che chiamano le Terre di Gomorra, che ritrovi a vivere nella Terra dei fuochi. Noi vogliamo che queste terre, anche Scampia dove c’è tanto di buono, siano ricordate come le Terre di don Peppe Diana”.

adl

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