Un centinaio di operai della Irisbus Iveco di Flumeri, in provincia di Avellino, ha occupato da questa mattina il municipio di Grottaminarda, chiedendo le dimissioni del sindaco Giovanni Ianniciello in segno di protesta. Altri 50 dipendenti dello stabilimento,

che rischia la chiusura, hanno occupato il municipio di Flumeri, mentre i 300 presidiano i cancelli dello stabilimento per evitare, come accaduto due giorni fa, che qualcuno tenti di forzare il picchetto. L’incontro interministeriale di ieri a Roma non ha soddisfatto le aspettative dei dipendenti che hanno considerato l’assenza al tavolo dei ministri e sottosegretari competenti come un affronto. Da ieri i 700 operai, che rischiano il lavoro, sono in fibrillazione e preparano azioni forti di protesta. L’occupazione dei due municipi prosegue pero’ pacificamente. Per stemperare il clima di tensione, le famiglie degli operai hanno portato nei Municipi pentoloni di pasta. Un modo, questo, anche per lasciar intendere che nessuno lascera’ il presidio prima che arrivino dei segnali dalle istituzioni. E il consiglio di fabbrica lancia un appello a tutti i sindaci irpini e ai parlamentari di maggioranza e opposizione eletti nella circoscrizione. “Dopo l’occupazione dei comuni di Flumeri e Grottaminarda – si legge in un documento stilato al termine dell’assemblea di oggi – invitiamo i sindaci a consegnare le fasce tricolori e tutti i parlamentari a dimettersi, abbandonando questo governo fantasma, per costringerlo a finanziare il piano trasporti nazionale”. L’Irisbus e’ l’unico stabilimento italiano che produce autobus e secondo i dipendenti solo il finanziamento del piano trasporti potrebbe convogliare le commesse sull’azienda di Flumeri. Per venerdi’ prossimo e’ prevista una nuova manifestazione davanti allo stabilimento Irisbus con tutti i sindaci irpini.

 

 

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