Prezzi in bolletta più che raddoppiati in soli tre mesi: dal primo ottobre si rischia incrementi superiori al 100%. Ma anche la minaccia di un’esplosione di morosità di famiglie e imprese e fallimenti tra i venditori di energia che rischiano di rendere ancora più pesante il conto da pagare per tutti. Si chiama «socializzazione degli oneri». I debiti di chi non riesce a pagare le bollette e in particolare di alcune società che vendono energia elettrica ma falliscono vengono pagati dal resto dei consumatori, da chi le bollette le paga regolarmente, una sorta di contributo di solidarietà deciso da una delibera dell’Arera del 2018. Dunque, dopo un anno di pesantissimo per l’impennata dei costi dell’energia uno scenario «drammatico» arriva dall’allarme lanciato proprio dall’Arera in una segnalazione fatta recapitare a governo e Parlamento. L’Autorità sollecita ulteriori «interventi straordinari» per affrontare le «forti criticità per il sistema nazionale» legata ai prezzi impazziti «in particolare negli ultimi giorni». Colpa «dell’uso del gas come strumento di pressione sulle economie europee». Interventi nel mercato nazionale ed Ue, dice l’Autorità per «riequilibrare domanda e offerta, contenere i prezzi e sull’assetto del sistema», da aggiungere alla modifica approvata del meccanismo di formazione dei prezzi del gas, non più legati al Ttf di Amsterdam così soggetto alla speculazione. L’allarme dell’Arera parte dai prezzi attuali, arrivati a 200 euro per megawattora, e da quelli prevedibili per i prossimi mesi tra le minacce di stop del gas di Mosca in pieno inverno se dovessero mantenersi i pressi del gas degli ultimi giorni, dice, «un ulteriore incremento delle bollette per le famiglie, stimabile oggi di oltre il 100% rispetto al trimestre in corso». Una valanga che nemmeno gli aiuti del governo riuscirà a fermare. «I previsti interventi del governo a riduzione di tali variazioni», dice infatti l’Autorità guidata da Stefano Besseghini, «non potrebbero evitare variazioni mai verificatesi dei costi». E si tratta di costi che «risulterebbero difficilmente sostenibili per tutti i consumatori, non solo domestici, con potenziali ripercussioni sulla tenuta dell’intera filiera». In tale «drammatico scenario, inoltre, la concentrazione ad agosto degli approvvigionamenti di gas per il trimestre ottobre-dicembre, data la ridotta liquidità dei prodotti forward, può creare una ancor più elevata volatilità e un ulteriore incremento dei prezzi». Non solo. Certi prezzi hanno reso poco conveniente per i grossisti fare scorte di gas mandando in crisi la filiera.
La forte incertezza sulla disponibilità di gas e prezzi elevati «sta comportando, tra l’altro, difficoltà per gli esercenti a reperire i volumi necessari per soddisfare la domanda, anche per uso domestico e, per molti clienti finali, a concludere contratti di fornitura a partire dal 1° ottobre, denuncia l’Arera. Grandi consumatori di gas, singoli operatori e associazioni hanno segnalato forti difficoltà a trovare volumi di gas all’ingrosso. E questo fa presagire all’Arera la «potenziale crescita dei casi di attivazione del servizio di default trasporto, volto a garantire la disponibilità di gas per i venditori rimasti senza un fornitore, nonché di un successivo trasferimento massivo dei clienti finali nei servizi di ultima istanza», vale a dire il servizio che evita l’interruzione di luce e gas per famiglie e imprese garantito da Enel ed Hera Comm. E ancora l’eventuale default dei venditori già visto in diversi paesi Ue, almeno 40 nel 2021 tra Germania, Uk, Paesi Bassi, Belgio, Finlandia e Repubblica Ceca, «si ripercuoterebbe sull’equilibrio del sistema con un aumento dei costi da socializzare per la generalità dei clienti finali, per effetto delle risoluzioni dei contratti di bilanciamento o di distribuzione degli operatori e dell’aumento della morosità dei clienti finali». L’anno scorso ha già lasciato il segno. E il caso Green Network e Gala è solo un esempio. «Situazioni analoghe lo scorso inverno e hanno comportato uno squilibrio del sistema per alcune centinaia di milioni che potrebbero richiedere una socializzazione». In altre parole, un nuovo peso in bolletta in arrivo.