Nasce il Consorzio di Tutela della Ricotta di Bufala Campana Dop. L’organismo è costituito da giovani imprenditori tutti under 32 che da un nuovo impulso agli obiettivi di crescita del settore bufalino, rafforzando la tutela e lavorando per la valorizzazione di un prodotto, la ricotta dop, la cui storia si intreccia con quella della Mozzarella di Bufala Campana Dop. Dopo 6 anni dal riconoscimento della denominazione della Ricotta di Bufala Campana Dop, dunque,  è stato raggiunto un altro importante traguardo. Sei i produttori certificati della filiera: La Mediterranea, Fattorie Garofalo, Il Casolare, FILAB, Le Colonne e Sorì . Il neo organismo di Tutela si è costituito ieri presso la sede del Consorzio per la Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop con sede a San Nicola La Strada.

Un valore aggiunto per potenziare la filiera e il territorio. Un prodotto, la ricotta, dalle alte caratteristiche di dinamicità visto l’utilizzo anche da pasticceria, ma adatto anche ai bambini considerando i valori nutrizionali: per 100 grammi di prodotto la percentuale di fosforo è di 320 mg che rappresentano il 40% della razione giornaliera raccomandata e 500 mg di calcio, pari al 60% RDA e 6,5 g di proteine. Scopo del Consorzio è la tutela della produzione, la difesa della denominazione e il commercio del prodotto. I giovani designati alla guida del Consorzio sono: Benito La Vecchia, 32 anni, in qualità di Presidente, vice Presidenti Sara Consalvo, 27 anni, e Marco Nobis, 32 anni. “Sono onorato di ricoprire questo prestigioso incarico e ringrazio tutto il Consiglio di Amministrazione per la fiducia – dichiara il neo Presidente Benito La Vecchia -. Già da questo primo incontro ho percepito grande entusiasmo verso lo sviluppo di questo prodotto che può avere tanti diversi sbocchi sul mercato. Sarà fondamentale il coordinamento con il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana Dop”. E gli auguri al neo costituito organismo arrivano anche dal Presidente del Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana Dop, Domenico Raimondo. “Auguro al neo presidente un buon lavoro – dichiara Raimondo – e sono convinto che questo Consorzio creerà una sinergia tra i due organismi, fondamentali anche per la valorizzazione e la crescita del settore bufalino del territorio”.

Zona di Produzione

La zona di produzione della Ricotta di Bufala Campana DOP comprende alcune aree delle regioni Campania, Lazio e Puglia e il solo comune di Venafro della provincia di Isernia, nella regione Molise.

Storia

La Ricotta di Bufala Campana DOP ha origini antiche, risalenti al XIV secolo, allorché il bufalo arrivò nell’Italia centro-meridionale. Da allora, la produzione della ricotta di bufala e della mozzarella di bufala sono legate da un rapporto strettissimo, assai documentato. Una delle prime citazioni risale al libro di cucina del 1570 di Bartolomeo Scappi, cuoco della Corte papale. Notizie più dettagliate si ritrovano invece nella monografia del 1859 di Achille Bruni, Del latte e dei suoi derivati. Oggi è oggetto di rinnovata attenzione e valorizzazione.

Gastronomia

La Ricotta di Bufala Campana DOP sia Fresca che Fresca Omogeneizzata può essere consumata da sola o utilizzata come ingrediente per la preparazione di numerose pietanze e ripieni. Il prodotto entra in svariate ricette della cucina partenopea, dolci e salate. Tra le più note troviamo la celeberrima Pastiera Napoletana, dolce tipico pasquale, a base di ricotta di bufala e grano, simboli tradizionali del benessere e della prosperità familiare.

Commercializzazione

Il prodotto è immesso in commercio nella tipologia Ricotta di Bufala Campana DOP Fresca e Fresca Omogeneizzata. È commercializzato confezionato in carta, in contenitori di plastica per uso alimentare termosaldati o in altri involucri per alimenti. Se venduto come ingrediente di prodotti trasformati, sono ammesse confezioni fino ad un peso di 40 kg.

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