La Cgil chiede al governo di essere convocata ”per discutere l’insieme dei temi che riguardano la previdenza a partire ovviamente dagli esodati: il provvedimento che ne salvaguarda altri 6.500 non risolve certo la questione, essendo la platea, per ammissione dello stesso ministro, ben piu’ vasta”. Lo afferma il segretario confederale di corso d’Italia, Vera Lamonica, in merito alle misure decise ieri dal Cdm.

”Abbiamo trovato positivo – sottolinea – che questa volta si sia partiti da un criterio, i licenziati individuali dal 2009 al 2011, piuttosto che da un numero cui fare artatamente corrispondere un criterio come e’ avvenuto in precedenza”. Secondo la dirigente sindacale ”e’ evidente pero’ che si tratta di una risposta troppo piccola che lascia in piedi l’angoscia e l’incertezza dei tanti lavoratori e lavoratrici esclusi dai decreti precedenti, spesso per effetto di regole e tagliole, che hanno determinato disparita’ e probabilmente anche impossibilita’ di utilizzare persino le risorse gia’ stanziate”. Lamonica aggiunge inoltre: ”Bene che si avvii sul tema un confronto serrato in Parlamento ma ribadiamo la necessita’ che non si discuta ancora di altri pezzetti, ma si arrivi ad una soluzione definitiva e che valga per tutti gli interessati”. Quanto all’attuale assetto della previdenza ”bisogna arrivare rapidamente a definire con le parti sociali un quadro di interventi che allenti la rigidita’ estrema delle norme in vigore e ricostruisca un sistema che ha bisogno di flessibilita’ e di solidarieta’ per essere socialmente sostenibile e compatibile con la realta’ del mercato del lavoro”.

 

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