Si riunisce domani mattina al ministero dello Sviluppo economico il tavolo sul piano industriale da 1.425 esuberi in Italia presentato da Indesit Company, che vuole spostare parte della produzione “non competitiva” (la catena del freddo) in Polonia e Turchia e chiudere due stabilimenti in Italia, a Melano di Fabriano e Teverola di Caserta.

Un riassetto senza licenziamenti, con il ricorso ad un ampio ventaglio di ammortizzatori sociali. Alla riunione, stando a indiscrezioni, dovrebbe prendere parte lo stesso ministro Flavio Zanonato. Ci saranno poi l’ad e presidente di Indesit Marco Milani, Fiom, Fim e Uilm, le rappresentanze sindacali territoriali, i governatori delle Marche Gian Mario Spacca e della Campania Stefano Caldaro. Per la Indesit il piano, sostenuto da 70 mln di euro di investimenti, è “indispensabile” per rilanciare le produzioni italiane, investendo sull’alta gamma. I sindacati e le istituzioni locali chiedono invece che “l’azienda non resti arroccata sulle proprie posizioni – così Andrea Cocco, della Fim Cisl – e apra una discussione sulle prospettive industriali del gruppo elettrodomestico, uscendo da una logica puramente finanziaria”. Il presidente delle Marche ha proposto a Zanonato l’istituzione di una piattaforma per la ricerca e l’innovazione nel settore degli apparecchi domestici e professionali, che potrebbe essere realizzata a Melano.

 

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