Exor vende Alpitour per 225 milioni di Euro a due fondi chiusi di private equity che fanno capo a Wise Sgr e J. Hirsch & co., cui si affiancano altri soci finanziari tra cui Network capital partners. La transazione determinerà per Exor una plusvalenza nel bilancio separato di circa 140 milioni. Gli acquirenti effettueranno l’operazione attraverso un veicolo societario appositamente costituito, di cui Exor acquisterà, per 10 milioni di euro, una quota pari al 10%.

Nel dettaglio, la finanziaria incasserà un corrispettivo pari a 210 milioni di euro, a cui si aggiungerà un prezzo differito di 15 milioni, che maturerà interessi. E’ prevista inoltre un’integrazione del prezzo, legata al risultato economico che verrà ottenuto dagli investitori al momento della cessione del pacchetto di maggioranza. L’operazione consente alla famiglia Agnelli di recuperare i fondi utilizzati per la Juventus, la squadra di calcio che fa sempre capo alla finanziaria Exor. Per ricapitalizzare il club, la holding ha già sborsato 70 milioni di euro all’interno di un aumento di capitale da 120 milioni non garantito.

Nei prossimi 12 mesi, però, i revisori hanno certificato che il fabbisogno finanziario della Juve sarà di 123 milioni. Il che significa che esaurito l’effetto dell’aumento di capitale, a fronte di un 2012 atteso ancora in forte perdita (nel 2011 la società ha perso oltre 90 milioni di euro), serviranno altri capitali freschi. La cessione di Alpitour lascia intendere come la famiglia Agnelli abbia scelto di disinvestire da un settore strategico per il Paese come il turismo, e per di più redditivo, per una voragine di denaro come il calcio. Alpitour ha chiuso il bilancio 2010 con un fatturato di 1,227 miliardi (+12,6% rispetto all’anno scorso) e un utile netto di 12,4 milioni di euro, distribuendo un dividendo di 7,5 milioni all’azionista Exor.

Nello stesso esercizio la squadra di calcio con un fatturato di 172 milioni di euro ha registrato un rosso di bilancio di 95 milioni di euro. Tra l’altro la sorte di Alpitour e dei dipendenti non è certa, anche perché i fondi di investimento sono in genere dei traghettatori verso altri investitori. Non è un caso che la Exor si sia premunita per ricevere un’ulteriore contropartita in denaro qualora i fondi vendano la società ottenendo a loro volta una cospicua plusvalenza

 

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