Strenua difesa dell’ex governatore di Bankitalia dell’operato di Palazzo Koch sulla vicenda Mps: “‘C’é un rapporto dettagliato della Banca d’Italia, che ha fatto tutto quello che doveva e ha agito velocemente”, ha detto il presidente della Bce. “Le tante voci sulla vicenda del Monte dei Paschi dovrebbero essere liquidate come il classico ‘rumore’ prodotto da una campagna elettorale”.
“Ho firmato io entrambe le ispezioni sul Montepaschi” effettuate dalla banca d’Italia. Una cosa che questa vicenda insegna è che più poteri all’autorità di vigilanza avrebbero aiutato” E’ “sicura”, secondo la procura di Siena, la “provenienza illecita delle liquidità e dei totali complessivamente amministrati” dalle cinque persone cui sono stati sequestrati circa 40 milioni di euro. E questo, si legge nei decreti di sequestro, ha “evidente valenza dimostrativa degli ipotizzati reati posti in essere dagli indagati”. Nell’agosto 2007 Banca Antonveneta fu proposta a 5 istituti bancari. Di queste 4 “si dichiararono fortemente interessate” e solo Unicredit, allora guidato da Alessandro Profumo, rifiutò subito l’offerta. E’ quanto si legge nell’informativa del marzo 2012 inviata dalla gdf alla Procura di Siena Militari del nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza, che indagano su Mps, hanno eseguito una perquisizione presso una società fiduciaria con sede a Bologna. I sequestri per un totale di circa 40 milioni di euro disposti ieri dalla Procura di Siena ed eseguiti dalla Guardia di Finanza – secondo quanto apprende l’ANSA – sono a carico dell’ex capo area finanza di Mps, Gianluca Baldassarri, del suo vice Alessandro Toccafondi e di altre tre persone: Fabrizio Cerasani, David Ionni e Luca Borrone. Per effetto della richiesta di 500 milioni in più di Monti Bond è prudente “traslare di un anno il termine ultimo per il rimborso degli stessi”, quindi, al 2016. Lo ha detto il Cfo di Mps, Bernardo Mingrone, in conference call.