CASERTA – “Ritengo, a titolo personale, ma certo di interpretare gli intendimenti dei colleghi rappresentati, che sia vitale chiedere con forza e determinazione l’immediato coinvolgimento del Cocer Comparto Difesa nella predisposizione dei provvedimenti discendenti dallo spending review, che ricordo riguarderanno quasi esclusivamente il personale militare di tutte le categorie delle tre Forze Armate propriamente dette”.
È quanto ha affermato il Generale Paolo Gerometta, presidente del Cocer Esercito, interpellato sulle ricadute della spending review nel settore Difesa in vista della ripresa dell’attività del governo dopo la pausa estiva (si è tenuto ieri mattina, venerdì, il consiglio dei ministri post feriale) e mentre si annuncia un’altra tornata di tagli alla spesa pubblica con una spending review due. Il numero uno del Cocer è tornato sui temi affrontati a luglio, quando l’organo di rappresentanza dell’Esercito prese posizione sulla spending review in “un comunicato stampa deliberato all’unanimità dal Cocer Esercito e condiviso dalle altre sezioni dei Cocer Forze Armate” – ha aggiunto Gerometta – “con lo scopo di esternare il malcontento del personale nei confronti della spending review e di evidenziare che la Rappresentanza Militare non è stata assolutamente coinvolta né ascoltata al riguardo. Ciò lo consideriamo una imperdonabile mancanza di sensibilità politica nei confronti di ‘servitori dello Stato’ – sottolinea Gerometta – che per obbligo costituzionale ed etica professionale ‘specifica’ assolvono ai propri doveri con silente spirito di servizio in tutti i contesti, anche internazionali”. La preoccupazione per i tagli alla Difesa, con una possibile riduzione di 19.000 unità delle Forze Armate, è alta. “In tale quadro” – ha proseguito Gerometta – “ritengo indispensabile una risposta il più possibile corale di tutto il Comparto Difesa e auspico la totale solidarietà delle sezioni Cocer delle Forze di Polizia a ordinamento militare, dei Sindacati delle Forze di Polizia a ordinamento civile e dei Vigili del Fuoco al fine di trovare sin da subito unità di intenti”. Tra i primi terreni di confronto c’è la mancata “stabilizzazione dei nostri giovani precari che vedono strapparsi la speranza di un sofferto e sudato accesso al servizio permanente effettivo” ed “il regolamento di armonizzazione del sistema previdenziale dei Comparti Difesa e Sicurezza da parte del Ministro Elsa Fornero”.
Nunzio De Pinto