Eastman Kodak getta la spugna e richiede la bancarotta assistita. L’icona della fotografia soccombe alle nuove tecnologie, alla mancanza di liquidita’ e all’incapacita’ di vendere i propri brevetti. La societa’ durante il Chapter 11 (amministrazione controllata) continuera’ a operare grazie al finanziamento da 950 milioni di dollari che si e’ assicurata da Citigroup.
”La riorganizzazione punta a rafforzare la liquidita’, a monetizzare la proprieta’ intellettuale non strategica e a far concentrare la societa’ sulle attivita’ di maggior valore”, afferma Eastman Kodak in una nota. La richiesta per il Chapter 11 e’ stata presentata a un tribunale di Manhattan: nella documentazione Eastman Kodak dichiara asset per 5,1 miliardi di dollari e 6,75 miliardi di dollari di debito. Dominic Di Napoli e’ stato scelta alla guida del processo di ristrutturazione. Il Chapter 11 rappresenta un duro colpo per l’amministratore delegato Antonio Perez: durante la sua gestione Kodak ha bruciato 7 miliardi di dollari di valore di mercato. Eastman Kodak si augura di emergere dalla bancarotta il prossimo anno dopo aver tagliato i costi e venduto parte del portafoglio brevetti. Da quando Perez ha assunto le redini di Eastman Kodak nel 2005, la societa’ ha accusato perdite ogni anno. Fondata 131 anni fa e con 19.000 dipendenti, la Kodak ha messo in guardia sullo stato precario dei propri conti a novembre, avvertendo che se non fosse riuscita a vendere i propri brevetti o a raccogliere nuovi capitali avrebbe esaurito la liquidita’ a sua disposizione. Colosso della fotografia fino a pochi anni fa, Kodak ha sperimentato una forte crisi mentre tentava di orientare nuovamente la propria attivita’. I problemi si sono intensificati nel 2001. Lo scorso autunno Kodak ha assunto alcuni consulenti per ristrutturarsi e ha terminato una linea di credito da 160 milioni di dollari, alimentando i timori sulla sua sopravvivenza. Kodak ha tentato per mesi di risanare i propri conti con la vendita dei brevetti, un processo rallentato dai timori dei potenziali acquirenti sulla eventuale richiesta di bancarotta da parte della societa’.