NAPOLI – Licenziati a mezzo stampa. Incredibile ma vero, purtroppo. I lavoratori Astir hanno appreso dagli organi di informazione l’annuncio del loro licenziamento. Un fatto grave, che le maestranze hanno denunciato attraverso un documento intitolato “La faccia della vergogna”.

Ecco il testo: “Oggi, 26 marzo 2013, a mezzo stampa, i 463 dipendenti di Astir spa, società in house della Regione Campania hanno appreso di essere stati licenziati. Lo hanno appreso dalle colonne de “Il Mattino”, senza che alcuna organizzazione sindacale ricevesse la nota a cui fa riferimento l’articolo- Questa è la risposta formale alle rassicurazioni del Presidente della Giunta regionale Stefano Caldoro sulla riorganizzazione del Polo Ambientale, tanto valorizzate dalle OO.SS. confederali.

Mentre il Consiglio Regionale è impegnato a rimediare ai pasticci fatti nel bilancio 2012 sanzionati dalla sentenza n. 28 della Corte Costituzionale, i dipendenti Astir si apprestano a passare anche la Pasqua senza soldi, vantando 9 stipendi maturati e non corrisposti ed oggi affrontano anche il licenziamento messo in atto da una “testa di legno”, tal avvocato Eduardo Barone, chiamato ad eseguire il lavoro sporco.

La storia economica di Astir è sotto gli occhi di chiunque, anche nei giornali, voglia vedere, scritta nei bilanci dell’azienda. L’enorme massa di debiti accumulata è figlia di politiche sciagurate di blocco delle commesse e di costi, in primo luogo per gli stipendi, fuori controllo. Gli sprechi, le clientele, i rapporti con fornitori poco trasparenti riguardano ambiti di responsabilità che certo non coinvolgono i lavoratori che, quando sono stati impegnati, hanno dimostrato la loro capacità di lavoro.

Chiunque abbia notizie di reato conosce le sedi dove rivolgersi, tanto più se è un Amministratore pubblico. Non è più il tempo dei paraventi per mascherare macelleria sociale praticata dalla Regione. Attendiamo il recupero di un minimo di senso di responsabilità per ripristinare quella serenità necessaria ad avviare la soluzione di una vertenza ormai insopportabile, a partire dall’immediato ritiro dei licenziamenti annunciati”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui