Per andare avanti e non lasciare la Campania, Sita Sud chiede che ”venga pagato quanto ci spetta, altrimenti il 1 agosto lasciamo e basta”. Ieri, nell’incontro con l’assessore ai Trasporti della Regione Campania, Sergio Vetrella, Sita Sud, azienda privata che si occupa di trasporto su gomma, ha chiesto che venissero pagati all’azienda i cosiddetti ”chilometri aggiuntivi” che, a partire dal 2013, quando è partito l’obbligo di servizio, ammontano a 700mila. ”Sono all’incirca 6milioni di euro che ci deve la Regione – dice Simone Spinosa, direttore di Sita Sud – a cui si aggiunge 1 milione per il contratto standard”. L’azienda non ha voluto ritirare la procedura di mobilità per il 439 dipendenti a partire dal prossimo 1 agosto. Spinosa spiega che ”prima di qualsiasi altra cosa, dobbiamo chiudere con il passato e poi riaprire un qualsiasi discorso”. Nel senso che, sottolinea, ”occorrono 90 giorni per questa procedura, che potrebbero diventare 120, 150, insomma allungarsi”. ”E l’azienda continuerebbe ad andare in perdita”, aggiunge. ”Vetrella voleva che ritirassimo la procedura – afferma Spinosa – se troviamo accordo in 90 giorni le ritiriamo se invece si prolunga noi continuiamo a pedere soldi”. Se già lo scorso anno, Sita Sud ”avesse saputo che quei chilometri aggiuntivi non sarebbero stati pagati, avremmo fatto presente che avevamo personale in esubero”. ”Non ci possono obbligare più a restare – conclude – anche l’obbligo si servizio prevede che vengano riconosciuti i costi sostenuti altrimenti non se ne fa nulla”


 

 

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