Le elezioni per il rinnovo delle Rsu del consiglio regionale della Campania hanno registrato una grande partecipazione da parte del personale. Ha votato infatti il 95% degli aventi diritto. L’esito molto equilibrato rispecchia a pieno il lavoro svolto dalle Rsu nello scorso triennio. Come tre anni fa, il sindacato che ha raccolto i maggiori consensi è stato la Cisl con 105 voti e 4 delegati (uno in meno rispetto alla scorsa tornata). Nelle fila cisline sono stati eletti Raffaele Damasco, Alfonso De Rosa (detto Roberto), Arturo Scuotto e Mirella Murolo. Ottimo il risultato del Csa che ha ottenuto 66 voti e 3 delegati: Gerardo Bardi, Francesca Palumbo e Luigi Vitalba. E proprio quest’ultimo è stato il valore aggiunto che ha consentito al Csa di portare a casa un delegato in più rispetto alle precedenti elezioni. L’Ugl con 43 voti ha confermato due delegati: Rosario De Bernardo e Concetta Gallo. Mentre la Uil con 35 preferenze ne prende uno in più: Antonio Borrelli e Pompeo Damigiano. Fanalino di coda la Cgil: Annamaria Fragna è l’unico delegato eletto. Ma al di là dell’esito elettorale, per lavoratori e sindacati c’è poco da festeggiare. È stata convocata per oggi la prima seduta d’urgenza con all’ordine del giorno le questioni relative alla Legge 20 (ex 25) e al salario accessorio delle categorie B e C. In poche parole il taglio agli stipendi dei dipendenti. Misure inaccettabili dopo sei anni di blocco agli aumenti salariali. Ancora una volta i “vertici” vogliono porre rimedio agli errori politico-dirigenziali mettendo le mani nelle tasche dei lavoratori, in palese violazione delle leggi regionali e dei diritti del personale. Ma una cosa è certa: le Rsu daranno battaglia.

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