Carlo Marino prende il 9% in meno rispetto al totale delle liste che lo appoggiano. Francesco Apperti raccoglie il 9% in più del suo schieramento (Speranza per Caserta e Mo c’è Speranza). E’ uno dei dati più significativi delle elezioni comunali della città di Caserta (63 sezioni scrutinate su 91). Il voto disgiunto a conti fatti ha impedito a Marino di vincere al primo turno. Sì, perché il raggruppamento del candidato del Pd raggiunge quota 52%, mentre Marino non va oltre il 43%. L’opposto di Apperti che incassa il 18% mentre le sue due liste si fermano al 9%. Sul fronte del centrodestra Riccardo Ventre alla fine può gioire per aver raggiunto il ballottaggio, tallonato da Apperti per tutto lo scrutinio, ma ha ben poco da festeggiare visto che ha raccolto solo il 20%. Un risultato dovuto anche al crollo verticale di Forza Italia, scesa addirittura al 4 per cento. Ma nonostante il notevole distacco (13 punti percentuale) il secondo turno è sempre un’incognita. E Marino dovrà produrre il massimo sforzo se vorrà avere la meglio su Ventre. L’esponente dem parte favorito, questo è certo. Anche perché al ballottaggio non correrà il rischio di essere beffato dal voto disgiunto.
Mario De Michele