Dalla lista ‘Portico anch’io’, guidata dal dottore Manfredi Mancone, arriva il primo chiarimento per i cittadini in merito alla riscossione dei tributi, in virtù delle dichiarazioni del candidato sindaco di Portico Futura, il ragionier Gerardo Massaro e dell’aspirante consigliere comunale Carlo Benincasa. Sotto la lente i presunti 350 mila euro che si risparmierebbero all’anno rescindendo il contratto con la Publiservizi, e l’internalizzazione dell’Imu così come proposto dai suddetti. A replicare è il candidato di ‘Portico anch’io’, Gennaro Martone, dottore commercialista e già assessore al bilancio dell’Ente di piazza Rimembranza. “A mio avviso – commenta Martone – sono solo paroloni, non si sa da dove escono fuori i 350 mila euro da risparmiare di cui parlano loro; si vede che non conoscono la macchina amministrativa. Ragioniamo sul 10 % dell’aggio sul totale: il Comune di Portico non ha entrate per 3 milioni e 500 mila euro tanto da ottenere la percentuale di 350 mila euro. Infatti noi abbiamo come entrate comunali, un milione di euro circa quanto a Tarsu e 350 mila euro di Ici, sempre se si paga tutto nell’annualità. Ma è pacifico che non si paga tutto nell’annualità (una parte subito, una parte viene rimandata e una va a contenzioso), e quindi le cifre sono ben diverse. Quella di Portico Futura è solo demagogia elettorale. Non è opportuno in questo momento dire tutto ciò, mai inculcare nella mente dei cittadini aspettative inesistenti. In questo periodo di crisi bisogna essere onesti e leali nel trasmettere la situazione reale dell’Ente. Si afferma di essere riusciti – continua Martone – finalmente ad internalizzare la riscossione Imu: non esiste bugia più grossa di questa! Noi l’Imu non l’abbiamo mai esternalizzata: dal primo gennaio 2012 è stata incassata direttamente dall’Ente in house, le fandonie non si devono raccontare”. Poi Martone riallacciandosi alle promesse di Massaro in merito alle indennità comunali aggiunge: “Al giorno d’oggi esiste un servizio dato da persone a titolo gratuito e fatto in modo perfetto? In linea di principio tutti servizi e le prestazioni resi a titolo gratuito non hanno mai avuto un buon risultato. A questo punto dobbiamo pensare che se si vuol rinunciare a qualcosa è perché dall’altro lato se ne intravede qualche altra? Chissà di che cosa si tratta?”.

 

 

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