Imprenditore sammaritano, Biagio Mingione scende in campo in vista delle amministrative di Santa Maria Capua Vetere nella lista ‘Terra libera’, nata dal movimento del consigliere regionale Luigi Bosco, in appoggio al candidato sindaco Antonio Mirra. «Ho scelto – ha affermato Mingione – di sostenere Mirra perché credo fermamente che abbia le capacità e le attitudini, nonché doti umane eccezionali, per guidare la nostra città. In questo dolorosissimo momento storico, sono orgoglioso di essermi candidato nella lista ‘Terra libera’ di Luigi Bosco, consigliere regionale presente sul territorio in maniera costante e attento alle problematiche della nostra città, cosa che, se la memoria non mi inganna, non è accaduta negli anni passati. Ho fatto una campagna elettorale in punta di piedi, senza tanti proclami e propagande inutili per la città; a noi cittadini Sammaritani serve ben altro. Mi avete accolto nelle vostre case, dove ho trovato entusiasmo e voglia di rinnovamento, ma anche la sfiducia, lo sconforto, il distacco totale dalla politica causato dal messaggio sbagliato che vi è stato dato dalle precedenti amministrazioni e dalla convinzione che chiunque vada ad amministrare non cambierà le cose; ma come biasimarvi. Voglio credere di essere riuscito a trasmettervi un messaggio di fiducia e di consapevolezza che sia possibile un vero cambiamento: votare e l’unico modo per far sentire la nostra voce e far rispettare i nostri diritti. Credo fermamente in tutto ciò che vi ho detto, poiché amo la mia città e non tollero più vederla così ridotta: senza i minimi servizi, come la sicurezza, la pulizia di strade e le aree sensibili, con fasce deboli della popolazione abbandonate a se stesse, assenza di mezzi pubblici, degrado nelle aree periferiche, tasse comunali insostenibili, un commercio ed attività imprenditoriali inesistenti. Ritengo che in consiglio comunale debba necessariamente ritornare la politica attenta al bisogno reale del singolo cittadino; siamo una grande città ricca di storia, cultura e grandi risorse, dove la qualità di vita non può essere quella attuale. Se mi sarà concesso prometto di difendere con caparbietà e tenacia, alzando la voce nelle sedi opportune se necessario, il Tribunale e l’Ospedale. Occorre valorizzare il nostro immenso patrimonio storico, artistico e culturale, farci conoscere in tutta Italia non solo per vicende giudiziarie. Bisogna riqualificare, rimodellare il nostro tessuto urbano, credere in un progetto ambizioso, diventare una città virtuosa, con un modello e una qualità di vita importante, che non abbia differenze. Dare attenzione ai giovani, alle fasce deboli, sostenendo progetti ad hoc per loro. La ‘macchina amministrativa’ deve lavorare in maniera chiara e trasparente, con aggregazione e comunicazione costante con i cittadini. Bisogna creare sinergie con tutte le istituzioni, coinvolgere ogni ordine professionale, imprenditoriale perché la nostra città deve interessare a tutti. Creare presupposti per riavviare il commercio, il turismo, l’impresa; gli imprenditori devono avere fiducia di investire ancora nella nostra città, creando sviluppo, e lavoro. Deve nascere un tavolo di associazioni sul territorio, per l’organizzazione di manifestazioni ed eventi di ogni genere. Tutto questo si può, con impegno, sacrificio e competenza. Dalle urne dovrà uscire un nome che sia per voi tutti una garanzia per un futuro migliore».

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