“Insieme Oltre” per dare impulso allo sviluppo produttivo, alle politiche giovanili, alla legalità. Da qui parte Antonio Liberti, candidato a sindaco in una coalizione sostenuta da cinque liste (Partecipazione & Democrazia, Progetto Ercolano, Libertas Democrazia Cristiana, Noi Sud, Area Popolare) per le amministrative del 31 maggio a Ercolano (Napoli). Liberti, ex segretario di circolo locale Pd, ora commissariato ma contro cui ha presentato ricorso “perché illegittimo e illegale”, insieme ad una fetta di iscritti si è opposto alla candidatura “calata dall’alto” del renziano Ciro Buonajuto per il Pd, senza passare per le primarie. Il programma vede l’apertura del Comune al cittadino (“sarà sindaco per un giorno per comprenderne le fatiche”), macchina amministrativa ‘più dinamica’ a cui si accompagna l’impulso alle politiche delle fasce deboli, la battaglia per l’acqua bene comune, e soprattutto la lotta all’abusivismo edilizio e alla camorra. Una lotta già intrapresa “da molti che sono nella mia squadra”. Una stoccata, riassunta in un tweet, la lancia ai vertici romani per quello che definisce un ‘capolavoro politico’: “Indignarsi non basta. Siamo con la coscienza a posto. Il nostro è un gesto d’amore per la città. Matteo stai sereno

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