“La vasta e strumentale eco e gli interessati giudizi di improvvisati moralisti per la presenza di alcuni candidati nelle liste di Campania in Rete, rendono necessarie alcune doverose considerazioni con la flebile speranza che il circo mass mediatico che si affolla intorno a tali speciosi argomenti, voglia prenderne nota”. Lo dice, in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Gal, che poi così continua: “in uno stato di diritto, parafrasando Hegel, la morale risiede nella legge. Ebbene, tutti i candidati presenti nelle liste di Campania in Rete, la maggior parte provenienti dal mondo delle professioni e dell’impresa, hanno i requisiti per essere candidabili ed eleggibili potendo altresì vantare curricula di specchiata onestà”. Quanto alla “reviviscenza dell’ormai logora provocazione circa l’esistenza di una componente cosentiniana nella lista di Campania in Rete – prosegue D’Anna – essa va ricercata solo ed esclusivamente tra i numerosi candidati che compongono le liste di centrodestra, a partire dal governatore Caldoro assurto a quella carica grazie al preponderante e decisivo apporto dei voti di Nicola Cosentino. Quanto, invece, ai cosiddetti ‘trasformisti’, gioverà ricordare che diverse liste del centrodestra sono state composte con l’intervento di parlamentari che tuttora appoggiano il governo Renzi, per non parlare di coloro che, nel corso degli ultimi lustri, sono stati assessori di giunte di centrosinistra e di centrodestra”. “In campagna elettorale – conclude D’Anna – tutto può essere giustificato ed utilizzato, ma non a scapito della verità storica e di un minimo di pudicizia intellettuale che non guasterebbe a coloro che dicono di voler realizzare la buona politica”.

 

 

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