Le liste che sostengono Vincenzo De Luca? “Sono liste di Gomorra”, attacca Roberto Saviano. L’interessato risponde: “E’ arrivato il momento di far vivere un principio di civiltà: né mezze parole, né frasi generiche, ma nomi, cognomi, fatti e denunce precise alla Procura della Repubblica. La lotta alla camorra si fa innanzitutto così”. Ennesima giornata politicamente calda per il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania, che oltre ad essere nel mirino dell’avversario diretto Stefano Caldoro riceve anche gli attacchi di Saviano e di Sel, Nichi Vendola. La questione è sempre quella delle liste: alcuni dei nomi dei candidati a sostegno di De Luca stanno provocando da giorni il ‘fuoco amico’, al quale oggi si aggiunge – in un’intervista all’Huffington Post – Roberto Saviano. Durissimo il suo j’accuse: “Nel Pd e nelle liste c’è tutto il sistema di Gomorra, indipendentemente se ci sono o meno le volontà dei boss. Quelle di De Luca non sono affatto liste con nomi nuovi e in nessun caso trasformano il modo di fare politica in Campania. Direi che ricalcano le solite vecchie logiche di clientele. Le liste si fanno su chi è in grado di portare pacchetti di voti”. La questione, per Saviano, non riguarda solo la Campania: “Il Pd nel Sud Italia non ha avuto alcuna intenzione di interrompere una tradizione consolidata. E cioè alla politica ci si rivolge per ottenere diritti: il lavoro, un posto in ospedale. Il diritto non esiste. Il politico non dà prospettive, percorsi, ma opportunità in cambio di consenso. E De Luca, in questo, è uno che ci sa fare”. Allo scrittore, De Luca risponde invocando un’anticamorra fatta di denunce circostanziate e non di “frasi generiche”. Ma poi sottolinea: “La lotta per la legalità e la trasparenza sono il punto di partenza di tutto il nostro programma. La battaglia contro la camorra per noi è stato, da sempre, un impegno di vita e di militanza sul campo, e questo impegno è un vincolo irrinunciabile per Matteo Renzi e per tutto il Pd. Chiunque ci aiuti in questa battaglia avrà la nostra gratitudine e potrà contare su nostre decisioni rigorose e conseguenti”. Rassicurazioni che non bastano al leader di Sel: Nichi Vendola si schiera senza se e senza ma con Saviano. “Caldoro – dice – è il disastro del centrodestra di questi 5 anni, ma De Luca sta reclutando il peggio della destra, le seconde e terze file del cosentinismo, porta fascisti e altra gente che profuma di camorra”. Sale di tono intanto anche il confronto tra De Luca e il governatore uscente. Stefano Caldoro commenta il duplice omicidio di due giorni fa a Salerno: “Altro che sindaco sceriffo. In città ci sono bande criminali che uccidono per strada, Salerno è un caso nazionale. Bisogna intervenire subito, chi sottovaluta il problema gioca dalla parte dei poteri malavitosi”. Salerno caso nazionale? Replica l’ex sindaco De Luca: “Credo che l’unico caso sia Caldoro, ma è un caso clinico. Riguarda Psichiatria democratica e non la politica”.

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