L’assemblea nazionale di Azione ha eletto Mara Carfagna presidente del partito. Il voto ha visto esprimersi a favore di Carfagna l’83,8 per cento dei delegati, mentre ha espresso voto contrario il 10,6 e si è astenuto il 5.6 per cento. ” Mara è una personalità per noi molto importante per riuscire a parlare al Sud Italia. C’è un lavoro da fare per recuperare rappresentanza”. Lo ha detto Carlo Calenda, leader di Azione, a margine dell’assemblea nazionale in corso a Napoli che in giornata vedrà l’ex ministra alla guida del partito. “Il Sud non è condannato all’assistenzialismo – ha aggiunto Calenda – invece può emanciparsi, avere industria, servizi, istruzione e sanità. Questa è la cosa importante e la nostra priorità per i prossimi mesi”. “L’obiettivo è molto ambizioso ma non impossibile ed è di fare di Azione, grazie a un percorso federativo che sottoporremo all’assemblea, il primo partito italiano – commenta Mara Carfagna – Il nostro Paese ha bisogno di un partito che lo protegga e non lo esponga ad avventure, finte e improbabili rivoluzioni”. Questo ruolo “è una grande sfida, una bellissima sfida – ha aggiunto l’ex ministra del Sud e della Coesione territoriale – Ritengo che diventare presidente di una comunità politica così giovane sia un grande privilegio e una grande responsabilità accompagnare questo partito in un percorso di consolidamento, radicarlo sempre più sul territorio soprattutto dove siamo più fragili e più scoperti”. Carfagna ha sottolineato che “c’è bisogno di questa grande casa dei liberali, dei popolari, dei riformisti italiani che sono orfani delle case di appartenenza dopo la crisi del bipolarismo. Oggi i due schieramenti sono delle gabbie ideologiche: il bipolarismo aveva un senso quando nel centrodestra prevaleva l’anima moderata e liberale e nel centrosinistra prevaleva quella riformista. Oggi che queste culture fanno da ruota di scorta dei populisti da un lato e dei sovranisti dall’altro, i liberali popolari e riformisti sono orfani delle culture di appartenenza e possono trovare casa in Azione, che è e diventerà sempre di più la grande casa dei popolari e riformisti italiani”.

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