Il 24 maggio alle ore 12.00, nella sala Matteotti alla Camera, una delegazione della società civile, consegnerà a Giulio Tremonti, Presidente della Commissione Esteri Camera dei Deputati e a Lia Quartapelle Vicepresidente, le firme della petizione DONNA VITA LIBERTA’ promossa da: MARISA LAURITO attrice e direttore artistico Trianon Viviani di Napoli, TOSCA cantante e direttore artistico Officina Pasolini, LUCIANO STELLA produttore, NINO DANIELE premio nazionale antimafia Amato Lamberti, ANDREA MORNIROLI cooperativa Dedalus, DESIREE KLAIN giornalista e ideatrice del festival di giornalismo civile “Imbavagliati“, ALFREDO GUARDIANO Presidente associazione Astrea sentimenti di giustizia, GIANNI PINTO presidente teatro Trianon Viviani.

NOI SIAMO CON I GIOVANI E LE GIOVANI IRANIANE CHE COMBATTONO PER LA LIBERTÀ, QUANDO COLPITE UNO DI LORO, COLPITE L’INTERA UMANITA’.

Consegnano le firme: MARISA LAURITO ATTRICE, DIRETTORE TEATRO TRIANON NAPOLI, TIZIANA DONATI IN ARTE TOSCA ATTRICE – CANTANTE – LUCIANO STELLA PRODUTTORE – NINO DANIELE, PREMIO NAZIONALE ANTIMAFIA AMATO LAMBERTI – ROSARIA KLAIN, IN ARTE DESIREE KLAIN, GIORNALISTA, ideatrice DI IMBAVAGLIATI, FESTIVAL DI GIORNALISMO CIVILE – FRANCESCA CORBO e ANNUNZIATA MARINARI di AMNESTY INTERNATIONAL – VALENTINA ROMANO, UFFICIO STAMPA – ZAHRA TOUFIGH, GIURISTA IRANIANA ASS DONNE LIBERE – ANNA REA PRESIDENTE ADOC – GIOVANNI BELLISSIMA E STEFANO BINI DI PROGETTO SUD – SONIA OSTRICA, FRANCESCA CANTINI, ANTONELLA PIRASTU, LUANA BELLACOSA DELLA UIL – LARA GHIGLIONE CGIL.

Sono passati molti mesi da quel 16 settembre 2022, quando la morte di Masha Amini, dopo 40 anni di regime teocratico in Iran, ha segnato un vento di libertà, ha mosso un popolo e ha scosso dalle fondamenta la tirannia. Una frattura inarrestabile tra i manifestanti, che hanno chiesto a gran voce e a costo della loro vita, la libertà, e il governo iraniano, che usa la pena di morte come repressione politica, compiendo allo stesso tempo, due gravi delitti: uccide i suoi figli e nega un futuro al paese. Donne e uomini arrestati, violentati, torturati e uccisi solo per avere protestato per la richiesta dei propri diritti basilari. Siamo a conoscenza di numerose mutilazioni, violenze sessuali, stupri collettivi, organi asportati, cadaveri non consegnati ai familiari e sepolti in luoghi sconosciuti. Sappiamo di processi iniqui senza appello, senza avvocati, senza testimoni e senza prove. Giovani dichiarati morti per suicidio, ma con evidenti segni di percosse e fratture delle ossa. Abbiamo visto le foto di minorenni uccisi senza pietà. Per tutto questo noi, un gruppo di artisti, intellettuali e volontari della società civile, non siamo riusciti a restare fermi a guardare questo orrore, e abbiamo protestato, per sostenere tutti quelli che combattono per un diritto sacro, dovuto alla nascita di ogni essere umano: la Libertà!

Dal 1979 decine di migliaia di persone sono state incarcerate, torturate, uccise. Nel 2022 il governo iraniano ha impiccato 576 persone e dall’inizio del 2023 ci sono state altre 260 impiccagioni che continuano a essere messe in atto nonostante aumentino le proteste nel mondo: e solo nelle prime settimane del mese di maggio in 18 giorni hanno impiccato 90 persone. In Iran la violazione dei diritti umani è pratica abituale e quotidiana, al punto che in centinaia di scuole femminili hanno tentato di avvelenare le bambine con attacchi di gas chimico, organizzati da gruppi legati all’autorità iraniana, con lo scopo di intimidire e ostacolare la frequenza femminile nella scuola. Lo scorso febbraio, in occasione dell’anniversario della rivoluzione islamica, il regime ha annunciato una “amnistia”, ma sono stati rilasciati ladri e delinquenti e solo pochissimi manifestanti. Centinaia di persone sono ancora in carcere e tra questi insegnanti, giornalisti, attivisti sindacali, intellettuali. La repressione continua, le vittime aumentano di giorno in giorno e per questo motivo è necessario dare un segnale di solidarietà concreta nei confronti di tutte/i coloro che subiscono queste violenze contro i diritti umani. Perciò chiediamo: La fine delle esecuzioni capitali e il rilascio dei manifestanti arrestati, inoltre chiediamo al Premier Giorgia Meloni e al Ministro degli Esteri Antonio Tajani di prendere una posizione decisa nei confronti del Regime Iraniano; al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella di dichiarare l’ambasciatore iraniano, “persona non grata” e di richiamare il nostro ambasciatore in Iran per consultazioni. Chiediamo, infine, al Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen di mettere in campo tutte le iniziative di competenza dell’Unione per assicurare il rispetto dei diritti fondamentali in Iran.

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