È finito stamane in carcere Franco Alfieri, attuale sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno, esponente del Pd. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali nei confronti suoi e di altri cinque indagati cui risultano contestati a vario titolo i reati di turbata libertà degli incanti e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. Contestualmente si è proceduto anche al sequestro, nella forma diretta e per equivalente, di un importo superiore ai 543mila euro. Le indagini, condotte dal Gruppo della Guardia di Finanza di Eboli e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Salerno, hanno riguardato alcune procedure di affidamento di lavori e, in particolare, quella relativa all’intervento di adeguamento, ampliamento e efficientamento energetico dell’impianto di pubblica illuminazione a Capaccio Paestum e quella relativa ai lavori di adeguamento dell’illuminazione stradale del Comune, con l’uso di led e sistemi automatici di telegestione del flusso luminoso. Entrambe le gare, bandite dal Comune, sono state vinte dalla Dervit Spa. Secondo la ricostruzione accusatoria, gli indagati a vario titolo si sarebbero spesi per favorire l’azienda nella aggiudicazione dei lavori.
Come andò la questione della frittura di pesce
Franco Alfieri, 59 anni, deve la sua notorietà non alla fulgida carriera politica, bensì a una “battutaccia” dello stesso Vincenzo De Luca, registrata otto anni fa nel corso di un incontro politico e poi diffusa dal Fatto Quotidiano. Il 15 novembre 2016, durante la campagna referendaria sulla riforma costituzionale di Renzi, De Luca tenne un incontro con gli amministratori locali per incitarli a darsi da fare per il Sì. In quella occasione elogiò la capacità di Alfieri di raccogliere consensi sul territorio, usando il termine “clientele”: “Ecco, l’impegno di Alfieri sarà di portare a votare la metà dei suoi concittadini, 4mila persone su 8mila. Li voglio vedere in blocco, armati, con le bandiere andare alle urne a votare il ‘Sì’ disse De Luca -. Franco, vedi tu come devi fare, offri una frittura di pesce, portali sulle barche, sugli yacht, fai come vuoi tu, ma non venire qui con un voto in meno di quelli che hai promesso”.
L’inchiesta per istigazione al voto di scambio poi archiviata
Inevitabile lo scalpore suscitato dalla frase, che portò all’apertura di una inchiesta per istigazione al voto di scambio, poi archiviata. Il tutto un anno dopo fu così commentato dallo stesso governatore: “L’anno scorso feci una battutaccia che ha riempito le pagine dei giornali. Non c’era entusiasmo quella sera nella campagna referendaria e vidi seduto in prima fila il mio amico sindaco di Agropoli: tra amici ci sfottevamo, gli dissi vecchio marpione clientelare portali al ristorante, offri una frittura. Scatta l’indagine per voto di scambio, questo è un Paese in cui dobbiamo riaprire i manicomi”. Nel giugno scorso Alfieri è stato rieletto per il secondo mandato alla guida del Comune di Capaccio-Paestum, presentandosi alla guida di una coalizione civica di centrosinistra e ottenendo l’87,3% dei consensi.