«Prima di iniziare la nostra assemblea, dobbiamo rendere omaggio a Napoli, città campione d’Italia. Se non avevate un toscano in panchina non ce la facevate lo stesso». Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, aprendo l’assemblea nazionale alla Stazione marittima di Napoli. «Siamo in presenza di un governo autoritario? Macché. Un governo autoritario ha le idee chiare, non rispetta le regole ma sceglie dove andare. Questo non è un governo autoritario, quello di Giorgia Meloni è un governo velleitario. Non è un governo fascista, è un governo indeciso in tutto», ha detto Renzi, intervenendo all’assemblea nazionale del partito nel capoluogo partenopeo. «Questo non è un governo che va in qualche modo esposto alla polemica europea come un governo che ci porta alla deriva autoritaria. Quale deriva? Qui c’è un Paese fermo, immobile. Un Paese che è totalmente immobile rispetto alle scelte fondamentali e che ha una classe dirigente di questo governo che si diceva pronta a cambiare tutto e che è incerta e, in qualche modo, inconcludente», ha aggiunto Renzi. «La nostra tesi è che non si manderà a casa il Governo Meloni evocando il dramma dei controlli della Corte dei Conti o il martirio di Fabio Fazio o non si manderà a casa chiedendo la patrimoniale o insistendo sul reddito di cittadinanza, che è una battaglia contro senso e contro tempo, ma costruendo l’alternativa riformista, incalzandoli spiegando che su parole chiave come tasse e lavoro loro non ci sono», ha sottolineato ancora il leader di Italia Viva, nel discorso d’apertura dell’assemblea nazionale in corso a Napoli.

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