SUMMONTE – Sarà inaugurata domani pomeriggio alle 17.30 la piazzetta dedicata a Padre Lucio Maria De Marino, originario di Summonte e fondatore del risorto Goleto. L’Amministrazione Comunale di Summonte guidata dal primo cittadino Pasquale Giuditta, la Parrocchia San Nicola di Bari di Summonte guidata da Don Petrica Codori e la Comunità Benedettina di Montevergine, hanno organizzato una cerimonia di intitolazione della piazzetta adiacente la Congrega del Santissimo Rosario della Chiesa Madre San Nicola di Bari a Summonte, al compianto Padre Lucio De Marino. Don Lucio, nato a Summonte il 28 maggio del 2012 a Summonte, è stato il fautore della rinascita dell’Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi.
Alle 17.30 è in programma la santa messa che sarà celebrata dal Vescovo di Avellino S.E. Monsignor Francesco Marino. A seguire la cerimonia di intitolazione della piazzetta. Alla cerimonia prenderanno parte anche il vicario diocesano Monsignor Sergio Melillo, Monsignor Vittorio Guerrillo, parroco di Ospedaletto d’Alpinolo, la Comunità Benedettina di Montevergine, la Comunità dell’Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi, il dottor Michele Forte e i familiari di Padre De Marino. L’iniziativa rientra nell’ambito del più ampio progetto “Sentieri Mediterranei” con “Eventi in Abbazia” e dimostra la sinergia tra il comune di Summonte e la comunità Benedettina. Fondamentale infatti sono stati gli studi portati avanti da Padre Andrea Davide Cardin, Direttore della Biblioteca Nazionale di Montevergine che ha trasmesso tutta la documentazione necessaria rilevata dagli archivi riguardante Padre Lucio Maria De Marino. Nella piazzetta individuata sarà apposta una apposita targa commemorativa. “Da più parti in questi anni tantissimi cittadini hanno sollecitato il ricordo di Padre Lucio Maria De Marino. – spiega il primo cittadino Pasquale Giuditta – Nato a Summonte il 28 maggio 1912, Padre De Marino ha avuto una vita caratterizzata da una grandissima spiritualità. Il nostro concittadino a soli 14 anni fu infatti ricevuto nell’alunnato monastico di Montevergine. Una vita da eremita, con tantissimi sacrifici. Fu ordinato sacerdote nel 1939 e da allora furono numerosi gli incarichi che ha ricoperto nel corso della sua vita; depositario, cassiere, iconiere ed educatore. Accuratezza e fedeltà assoluta sono state le sue doti connaturali, sorretto sempre da saldi fondamenti ascetici, grande carità e squisita comprensione. E’ ricordato anche all’Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi dove ha vissuto proprio nei ruderi del monastero assistendo pastori e poveri. Ed è stato proprio Padre De Marino il fautore della rinascita del Goleto”.