Olga Diana e Franco Mataena

“Le mozioni di sfiducia, presentate dalla minoranza con la coscienza di chi sa che potrebbero facilmente cadere nel vuoto, hanno invece trovato, nel consiglio comunale di lunedì scorso, un’inaspettata e calorosa accoglienza tra le file della maggioranza. Si può quindi affermare serenamente che opposizione e maggioranza, stavolta opportunamente unite, hanno sfiduciato chi ha mostrato inadeguatezza e incapacità nel ruolo di assessore”. Così Imma Lama sull’approvazione della mozione di sfiducia in assise contro l’assessore Olga Diana. Il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia aggiunge: “Ebbene, malgrado questa volontà democraticamente espressa, il sindaco Francesco Matacena ha indetto per il giorno dopo (martedì scorso) una riunione di giunta alla quale in prima linea ha fatto partecipare anche l’assessore in questione, colei cioè che può vantare il non invidiabile primato di essere stata sfiduciata con ben 19 voti in consiglio comunale. È ben chiaro a tutti il fatto che l’esito di quella votazione non imponeva, esclusivamente da un punto di vista meramente formale, l’allontanamento dell’assessore sfiduciata. Ma la valutazione che si imponeva era ed è squisitamente politica. Quell’assessore non avrebbe dovuto partecipare alla riunione di giunta in cui è stata approvata addirittura una sua proposta. Siamo al paradosso! Ancora una volta il sindaco si è dimostrato insensibile a tale suo imperativo dovere politico. Forse non gli è ancora ben chiaro che guidare una città non richiede lo stesso impegno e la stessa mentalità di chi starebbe bene al suo posto solo se a capo di un club, di un’associazione di beneficenza o di una bocciofila”.

“In questa occasione, – conclude Lama – solo per evitare punitivi e scontati commenti contro questo sindaco, non resta che aggiungere, messi da parte i concetti di dignità e decoro istituzionale, che si può riconoscergli solo la capacità di aver resuscitato un assessore politicamente finito. Al punto in cui siamo arrivati è chiaro a tutti che solo due sono le strade percorribili: la prima è quella dell’azzeramento della giunta con la formazione di una nuova giunta veramente di alto profilo, così come promesso ai tempi felici della campagna elettorale; la seconda è quella delle dimissioni. Non abbiamo più tempo da perdere”.

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