“Finanziamenti per progetti partiti nel 2011 erogati, ancora una volta, da parte del governo Caldoro in prossimità dell’appuntamento elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale”. E’ il commento del consigliere regionale del Pd Giulia Abbate dopo la pubblicazione sul Burc della scorsa settimana della determina dirigenziale che attribuisce agli Atenei della Regione una pioggia di fondi per progetti partiti da oltre quattro anni. All’Università del Sannio, in particolare, sono stati riconosciuti circa 145mila quale quota di saldo per i dottorati di ricerca del piano ‘Percorsi universitari finalizzati all’incentivazione della ricerca scientifica, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico’. “Dopo estenuanti e continue richieste, si dispone la liquidazione dell’ultima tranche – incalza il consigliere Abbate – a distanza di anni dall’avvio dei progetti. Curioso, ma non troppo, che i conti vengano saldati a ridosso della scadenza elettorale, a riprova che i ritardi nelle erogazioni potrebbero far parte di una strategia ben precisa e che richiama a sistemi di altri tempi. Il provvedimento restituisce legittime spettanze a chi ha partecipato ai dottorati, probabilmente facendo mancare la funzione vera e propria per la quale i piani erano stati varati e, cioè, quella di sostenere la ricerca e non strumentalizzarla. Anche in questo settore, la governance Caldoro ha fallito, ponendo in essere azioni che hanno esaltato la burocrazia regionale. Siamo ancora più convinti che con De Luca abbiamo la possibilità di cambiare verso, nel senso di dare certezza e trasparenza alle procedure della Regione, evitando le tantissime vertenze che hanno caratterizzato questi cinque anni. Non si possono aprire i cordoni della borsa a ridosso delle elezioni dopo aver mortificato per anni le legittime aspettative di studenti, imprese e lavoratori”.