“Voglio dire all’onorevole Caldoro, con la massima pacatezza e senza alcun profilo di polemica politica, ma anzi con spirito costruttivo e di elevato profilo istituzionale, che cosi’ non va”. Lo scrive il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, in una lettera aperta rivolta al governatore della Campania, Stefano Caldoro. “Come direbbe lui stesso, ‘non ci stiamo’ – prosegue Cimitile – ad accettare la sua dichiarazione a Radio 2, ieri, nella trasmissione ‘Un giorno da pecora’ di Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro, secondo la quale: ‘si’, i disagi ci sono stati, ma ha nevicato solo in montagna, in Irpinia e nel Sannio, dove sono organizzati’. E’ una affermazione davvero insopportabile che rileva una sottovalutazione drammatica dell’emergenza di questi giorni che ha colpito in maniera devastante l’Irpinia e il Sannio”.
“Non si puo’ accettare – sottolinea Cimitile – che in Campania scatti l’emergenza solo se nevica a Napoli. D’altra parte, comprendiamo il perche’, con queste logiche la giunta regionale abbia stanziato per l’emergenza la somma di 500mila euro: ebbene, sappia, onorevole Caldoro, che per la sola gestione dell’emergenza e per il primo soccorso Provincia e Comuni dell’Irpinia e del Sannio hanno gia’ sborsato molti milioni di euro. E un’altra tempesta di neve sta per abbattersi sul nostro territorio”.
‘Ritengo – prosegue Cimitile – che lei, onorevole Caldoro, non sia stato informato da alcuno circa i danni enormi alle infrastrutture, alle strutture, alle attivita’ produttive, agli impianti logistici e di comunicazione, agli agricoltori che non riescono a conferire i prodotti; lei non sa che migliaia di alberi da frutta, gli olivi, le viti sono stati schiantati dal peso della neve. Questi danni al momento non sono stati ancora quantificati, ma certamente i 500mila euro sono assolutamente il nulla rispetto alla realta’ e a quanto potrebbe verificarsi di qui a breve”. “Infine – conclude il presidente della Provincia di Benevento – io penso che in questo clima politico e culturale, in questa sottovalutazione possono poi innescarsi i meccanismi per approvare la legge sui maestri di sci, norma per altri versi certamente utile ed importante, ma della quale in questo momento non se ne avvertiva ne’ la necessita’ ne’ l’urgenza”.