BENEVENTO – “Ci sorprende come ormai sia diventata una consolidata abitudine quella di mettere in discussione o non attuare decisioni e accordi liberamente assunti da parte Istituzioni pubbliche senza nemmeno avere il garbo di comunicare gli eventuali ripensamenti a chi è coinvolto in quelle decisioni.

Peraltro si sceglie di cancellare quei patti in audizioni di diversa natura, pur autorevoli che siano. Ministero di giustizia ed enti locali del Sannio, insieme all’Università del Sannio, avevano sottoscritto nel 2007 un Protocollo d’intesa per una Sezione della Scuola della Magistratura a Benevento? Ebbene, prendiamo oggi atto che quel documento è carta straccia”. Così il presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile commenta la decisione, appresa da organi di stampa, circa l’audizione del Ministro di giustizia Paola Severino presso il Consiglio Superiore della Magistratura ed inerente l’insediamento della Scuola di Magistratura in una proprietà demaniale nel comune di Scadicci nell’area metropolitana di Firenze. “Dopo le chiacchiere del Ministro Alfano e il maldestro tentativo di scippo del Ministro Nitto Palma – continua Cimitile – possiamo solo sperare che l’intervento del Ministro Severino non costituisca un colpo di spugna per la Scuola della Magistratura a Benevento. Apprendiamo dunque dalla Stampa che, rispetto alla soluzione di Scandicci, ci sarebbe stata ‘una positiva convergenza di intenti tra Ministero e gli enti territoriali interessati’ che consentirà di ‘acquisire anche gli arredi e le dotazioni tecnologiche ed informatiche senza alcun onere a carico del bilancio della Scuola stessa. Siamo molto delusi, in verita’, dal fatto che analoga ricerca di convergenza istituzionale non sia stata esplorata e messa in esecuzione con la Provincia di Benevento che, pure, esplicitamente e formalmente l’aveva richiesta al Ministero, proprio per esaminare le esigenze logistiche e le problematiche insediative della Sezione meridionale della Scuola nel Sannio. Per quanto concerne quella convergenza di intenti, ricordo che le tecnologie informatiche della Scuola in Benevento, oltre alla struttura noi, come Provincia, le avevamo già messe a disposizione del Ministero di giustizia. Purtroppo, dobbiamo prendere atto come cinque Ministri abbiano assunto cinque posizioni diverse sul medesimo argomento, ma nessuno ha tuttavia tenuto conto che alle spalle abbiamo impegni precisi ed atti formali tra istituzioni dello Stato. Su questo tema si sono infatti dati i numeri o meglio numerosi ‘formazioni’ per le tre Sezioni della Scuola”. “E’ evidente che siamo alla “Repubblica delle banane”, conclude Cimitile.

 

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