Obbligo di indicare sui prodotti le finalità dei proventi e il destinatario della beneficenza, l’importo o la quota destinati a quel fine, e sanzioni da 5mila a 50mila euro, con la possibilità di sospensione dell’attività per un anno in caso di violazioni reiterate: lo prevede la bozza del disegno di legge sulla trasparenza sulla destinazione a scopo benefico di proventi derivanti dalla vendita di prodotti, atteso domani sul tavolo della riunione preparatoria del Consiglio dei ministri di giovedì. Competente a irrogare le sanzioni è l’Antitrust. Si prevede inoltre l’obbligo, prima della messa in commercio dei prodotti, di indicare all’Autorità quelle informazioni obbligatorie, nonché il termine entro cui sarà versato l’importo destinato alla beneficenza. Entro tre mesi da quella scadenza il produttore dovrà comunicare all’Autorità il versamento. “Nei casi di minore gravità – si prevede nella bozza – la sanzione è diminuita fino a due terzi. In caso di reiterazione della violazione è disposta la sospensione dell’attività per un periodo da un mese a un anno”. Gli influencer che violeranno le norme sulla trasparenza nelle vendite di prodotti a fini di beneficenza dovranno pubblicare sul proprio sito il provvedimento sanzionatorio ricevuto. Lo prevede la bozza del disegno di legge all’esame domani della riunione preparatoria del Consiglio dei ministri, atteso per giovedì. L’Antitrust, è scritto nella bozza, “pubblica, anche per estratto, i provvedimenti sanzionatori adottati su una apposita sezione del proprio sito internet istituzionale, sul sito del produttore o del professionista destinatario della sanzione, su uno o più quotidiani, nonché mediante ogni altro mezzo ritenuto opportuno in relazione all’esigenza di informare compiutamente i consumatori a cura e spese del produttore o del professionista”. La misura della sanzione amministrativa da 5mila a 50mila euro “è determinata, in ogni singolo caso, facendo riferimento al prezzo di listino di ciascun prodotto e al numero delle unità poste in vendita”.