ALIFE – Avventura elettorale conclusa per la lista Uniti per Alife che con 2.768 consensi, a fronte dei 2.261 della lista avversaria, riesce vincere questa tornata elettorale con ben 507 voti di vantaggio. La fascia tricolore è andata dunque a Salvatore Cirioli, il quarantanovenne medico di famiglia che sin dall’inizio di questa competizione elettorale ha puntato ad una politica partecipata. Alle ore 23 di domenica 5 giugno il 64,50% degli alifani, cioè 5.247, si sono recati alle urne esprimendo il loro consenso per il 55.4% a favore della lista Cirioli e per il 44.96% per la lista Vitelli. Questi i consiglieri della lista Uniti per Alife che affiancheranno il sindaco Salvatore Cirioli: Luca Sasso, 551 voti; Gianfranco Di Caprio, 508; Alfonso Santagata, 504; Daniela Ala Maria Pece, 485; Debora Zazzarino, 395; Rosa Di Lauro, 359; Angelo Giammatteo, 357; Maria Meola, 338. Mentre del gruppo di opposizione faranno parte, oltre all’altro candidato sindaco Roberto Vitelli, Michela Visone, 473 voti; Caterina Ginocchio, 400; Enrico Palmieri, 380. Formalizzi gli adempimenti burocratici, quasi all’alba di lunedì mattina, alle 8 circa, è stato proclamato il sindaco alla presenza di un animatissimo gruppo di sostenitori che hanno trascorso l’intera nottata insieme al sindaco Cirioli tra la sala consiliare della Casa Comunale e la piazza antistante. “urante la campagna elettorale avevo detto un Sindaco per ogni voto. Oggi Alife ha 2.768 sindaci”. Questa la dichiarazione a caldo dell’ormai primo cittadino di Alife che guiderà il Comune per i prossimi 5 anni. Già ieri sera il primo appuntamento importante, l’incontro con le mamme della Scuola Media per discutere sulla permanenza della presidenza ad Alife attraverso l’accorpamento con Sant’Angelo D’Alife. Mentre nel pomeriggio di ieri il gruppo di Uniti per Alife si è recato nella piazzetta della frazione Totari per un brindisi con gli abitanti del posto, cosa che rifaranno oggi nella frazione San Michele. “Siamo pronti, – ha dichiarato il sindaco Cirioli – la nostra gioia sta anche nell’aver potuto constatare che tra i nostri sostenitori ci sono anche molti giovani, segno tangibile della voglia di rinnovamento. Analizzando i consensi e la non poca affluenza alle urne abbiamo conferma del fatto che forse proprio i giovani sono stati l’ago della bilancia. Questo ci inorgoglisce perché abbiamo, nel nostro piccolo, lottato per conquistare proprio quell’elettorato sfiduciato dalla politica. E’ stato necessario, durante la campagna elettorale, guardare al passato, far sapere di cosa stavamo parlando e far capire che era necessario evitare di ripercorrere gli stessi errori che hanno messo in ginocchio Alife. Ora possiamo guardare al futuro con speranza e con la determinazione necessaria per un ritorno alla normalità, visto che la nostra comunità da molto tempo è orfana di serenità”.

 

 

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