PIEDIMONTE MATESE – Una relazione dettagliata, punto per punto di replica a quanto dichiarato dal sindaco di Monte Verna, Raffaele Santabarbara. Una replica , quello del primo cittadino di Piedimone Matese ,Vincenzo Capello in qualità di comune capofila che “smonta” i pesanti rilievi critici evidenziati dal sindaco pianese che aveva parlato di “sprechi”. “Per risparmiare il 2,68% del finanziamento del Piano di Zona, si rischia seriamente di paralizzare il programma dei servizi ” dichiara Cappello che sollecita il collega a firmare quanto prima la convenzione” lo incalza nella nota inviata alle 31 amministrazione che fanno parte dell’ambito C4.

Le dichiarazioni e motivazioni pubblicate -scrive Cappello-“hanno fatto passare 30 Sindaci dell’Alto Casertano per promotori dello spreco di risorse pubbliche. Gli “sprechi” dell’Ambito C/4 sono quantificati da Santabarbara complessivamente in 300mila euro, ossia meno del 10% dell’intero finanziamento del Piano di Zona. Sforzandosi di seguirne il ragionamento, deduco che Santabarbara concorda con gli altri 30 Sindaci sull’utilizzo di circa 2.800.000,00 di euro, mentre é in completo disaccordo sull’utilizzo di circa 300mila euro, che sarebbero destinati a spese inutili e superflue. Tra queste il sig. Santabarbara ricomprende le spese generali, i coordinatori dei servizi e l’ufficio di piano. Prima di esaminare nel dettaglio i presunti “sprechi”, vorrei sottolineare al Collega Santabarbara che la Convenzione è uno strumento per l’esercizio associato delle funzioni nel settore sociale, comporta degli impegni finanziari sui bilanci degli Enti ed individua le fonti di finanziamento, ma nulla prevede in ordine agli impieghi. Pertanto non si comprende il collegamento tra la mancata sottoscrizione della Convenzione ed i presunti “sprechi” che mi accingo ad esaminare. Rispetto alle spese generali, apprendo da Santabarbara che è uno “spreco” prevedere risorse finanziarie per l’acquisto di beni e servizi necessari allo svolgimento dell’attività, per pulizie, per assicurazioni, materiale per la comunicazione e la pubblicità, per gli oneri della sicurezza, spese telefoniche e postali, energia elettrica, IVA, spese per la contabilità del personale, etc..

Quindi il primo motivo per cui Santabarbara non ha sottoscritto la convenzione è da rintracciarsi nella circostanza che il Coordinamento Istituzionale, ossia 30 Sindaci, non hanno voluto accogliere il suo suggerimento di svolgere le attività programmate nel Piano di Zona senza acquistare i beni e i servizi necessari, senza pulizie, senza pagare l’IVA, senza assicurazioni, senza oneri per la sicurezza, ecc… E’ evidente che dette spese non sono affatto uno spreco e la loro eliminazione non rende la pubblica amministrazione più efficiente, bensì tutto al più inadempiente rispetto alle norme di legge in materia.

Rispetto ai coordinatori dei servizi, invito Santabarbara a scrivere immediatamente in Regione Campania e al competente Ministero per segnalare che la figura del coordinatore indicata nel “nomenclatore dei servizi” è inutile e superflua e rientra nella voce “spreco della pubblica amministrazione”; in realtà il ruolo e la funzione dei coordinatori dei servizi è molto importante sia per l’estensione territoriale dell’Ambito sia per il carico dei servizi: così i servizi di assistenza domiciliare sono rivolti a più di 300 utenti residenti su 31 Comuni ed impiegano più di 80 operatori, il servizio di assistenza scolastica si rivolge a circa 90 alunni ed impiega più di 50 operatori, ecc… orbene atteso che per legge il costo dell’appalto non può essere inferiore ai CCNL e che non è possibile in sede di gara chiedere ad un concorrente di offrire gratis l’attività di coordinamento, ricadiamo anche qui nell’ipotesi precedente: é evidente che dette spese non sono affatto uno spreco e la loro eliminazione non rende la pubblica amministrazione più efficiente, bensì tutto al più inadempiente rispetto alle norme di legge in materia. Rispetto all’ufficio di piano, le battaglie di Santabarbara sono oramai diventate storiche perché è proprio nell’ufficio di piano che sono radicati secondo lui gli sprechi maggiori dell’Ambito C04 attraverso il conferimento di incarichi a 5 componenti esterni, compresa naturalmente la Coordinatrice.

Preciso che il costo dell’ufficio di piano programmato nel Piano di Zona Sociale è pari a 83.075,00 euro (importo al lordo di tutti gli oneri) e che il compenso per il coordinatore dell’ufficio di piano è di 27.930,00 euro (importo al lordo di tutti gli oneri), restando completamente falso ogni altro costo pubblicato. Anche in questo caso il “grande spreco” (pari al 2,68% dell’intero finanziamento del Piano di Zona Sociale) poteva essere evitato; bastava non incaricare personale esterno e non preoccuparsi del funzionamento dell’ufficio di piano. Sicuramente sarebbe stato un bell’esempio di efficienza amministrativa risparmiare 83.075,00 euro e poi perderne più di 3 milioni di euro!!!

Ricordo all’uopo che è stata effettuata una ricognizione formale (nota Prot. gen. n. 1239 del 23.01.13 ) su tutti i Comuni dell’Ambito e che nessun Comune, compreso il Comune di Piana di Monte Verna, ha messo a disposizione personale dipendente da distaccare presso l’ufficio di piano (sul punto richiamo la mia precedente nota Prot. 14523/13), disposto a lavorare per assicurare tutte le funzioni e le attività chea normativa regionale attribuisce all’ufficio di piano ed a rispettare le scadenze previste (assistenza a 31 Comuni per realizzazione del nuovo Ambito C4 nella fase di transizione evitando di fatto l’interruzione dei servizi; chiusura dei vecchi Ambiti C6 e C10; la presentazione di progetti regolarmente finanziati a valere su fondi aggiuntivi al Piano di zona – POR FESR, FSE – sia per l’ex Ambito C6 sia per l’ex Ambito C10; l’avvio delle procedure per la presentazione dei progetti sul PAC (partecipazione ai gruppi di lavoro sul PAC organizzati dal Ministero degli interni presso la Regione Campania e programmazione e progettazione degli interventi, gestione dei tavoli di partenariato…); presentazione del Piano di Zona Sociale entro il termine del 15 settembre u.s.; gestione dei servizi per 31 Comuni; regolamentazione delle prestazioni socio-sanitarie; organizzazione della PUA e UVI; monitoraggi e rendiconti da trasmettere in Regione Campania, ecc…).

Seguendo ancora una volta il ragionamento di Santabarbara, per risparmiare il 2,68% del finanziamento del Piano di Zona, il Coordinamento avrebbe dovuto: 1. non incaricare per il funzionamento dell’Ufficio di Piano componenti esterni; 2. obbligare i dipendenti comunali a diventare componenti dell’ufficio di piano ed a svolgere oltre il normale carico di ufficio tutte le funzioni assegnate all’ufficio di piano; 3. perdere tutti i finanziamenti regionali, nazionali e comunitari e non programmare nei termini più di 3 milioni di euro; 4. interrompere tutti i servizi compresi quelli socio-sanitari a favore dei cittadini; 5. assistere oggi al commissariamento non solo di un Comune ma di tutti i Comuni associati dell’Ambito C04. Detto ciò, mi permetto di sottolineare al collega Santabarbara che: a) le dichiarazioni rese nell’ultimo Coordinamento Istituzionale dell’11 settembre u.s. in ordine alla delibera di Consiglio Comunale del Comune di Piana di Monte Verna n. 34/13 e la pubblicazione anche su un quotidiano nazionale di un articolo che scredita 30 Amministratori dell’Alto Casertano vanno ben oltre l’ “antipatia” che manifesta da tempo nei confronti della Coordinatrice; b) dopo la decisione di non sottoscrivere la convenzione nonostante la citata delibera n. 34/13, è evidente che i cittadini residenti nel Comune di Piana di Monte Verna stanno ricevendo i servizi sociali e le prestazioni socio-sanitarie integrate grazie alla responsabilità di quei 30 Amministratori additati su un quotidiano nazionale come “spreconi”; c) insistere nella non sottoscrizione della convenzione rischia di compromettere l’erogazione di servizi essenziali alle fasce deboli della popolazione di tutto l’Ambito, e l’approvazione del Piano di Zona Sociale con una perdita enorme di risorse finanziarie; d) la non sottoscrizione della convenzione rischia seriamente, infine, di compromettere la presentazione dei PAC con conseguente perdita di oltre un milione di euro.

Alla luce di quanto sopra esposto, rivolgo al collega Santabarbara un ennesimo invito a sottoscrivere, entro e non oltre il termine concesso dalla Regione, recandosi presso il Comune di Piedimonte Matese nei giorni ed orari di apertura degli uffici, la Convenzione in adempimento della normativa nazionale e regionale in materia, nonché in adempimento della più volte citata delibera di Consiglio n. 34, avvertendolo che solo in quel caso potrà essere evitata la procedura di commissariamento, nonché le circostanze riportate alle lett. c) e d), di cui sarà ritenuto responsabile. Con l’auspicio di superare le criticità sopra evidenziate e proseguire nell’erogazione dei servizi essenziali a tutti i cittadini dell’Ambito, saluto tutti cordialmente”.

Michele Martuscelli

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