ALIFE – “L’opposizione ha strumentalizzato alcuni aspetti procedurali per astio politico che ha prevalso sull’interesse della collettività e sulla volontà elettorale uscita dalle urne”. Così il sindaco Giuseppe Avecone in uno dei passaggi indirizzati alla minoranza che non ha partecipato ai lavori. Una relazione, quella del primo cittadino della comunità alifana, finalizzata a fare il punto sul percorso travagliato che ha condotto al “ doppio binario”: attivazione del commissario ad acta ed al potere decisione della maggioranza sul rendiconto approvato in serata.

Ma vediamo la lunga cronistoria. Avecone ha ricordato che lo schema del conto consuntivo e la relativa relazione illustrativa è stata approvata lo scorso 30 aprile e deposita agli uffici per essere esaminata dai consiglieri. Questo slittamento  per vari motivi tra cui  il ritardo nell’acquisizione dei dati definitivi dell’IMU 2012(“una criticità evidenziata anche dall’Anci”, associazione comuni ndr). Una incertezza- ha spiegato- che ha avuto ripercussioni anche sulla certificazione del patto di stabilità da inviare al ministero. Ha menzionato comeulteriore adempimento per il rendiconto , la verifica dei crediti/debiti verso gli enti intercomunali o società partecipare. Ancora il sindaco  Avecone ha evidenziato la difficile attività di verifica(“con caratteri di eccezionalità”) dei residui attivi e passivi : “quest’aministrazione è stata chiamata ad approvare in soli 2 anni i rendiconti 2009, 2010, 2011, non approvati dalle precedenti amministrazioni ” ricordando che il revisore ha presentato la relazione il 13 maggio citando, a tal proposito, una pronuncia del consiglio di stato in merito a questa carenza di disponibilità della relazione del revisore”. Ecco “perché la prima data utile per trattare il rendiconto correttamente, con la disponibilità del parere del revisore, risultava essere la data odierna (4 giugnondr)”. Ha ricordato la diffida del prefetto notificata ai consiglieri l’8 maggio per i 20 giorni fissati per l’approvazione del conto consuntivo quindi entro il 28 maggio fatte le previsioni statutarie ma precisa checomunque non sarebbe stato possibile rispettare.  Ciò nonostante, pur di ottemperare alla diffida e quindi il 28 maggio ha convocato il consiglio per il 27 in sessione straordinaria(in questo caso occorrono tre giorni di preavviso ai consiglieri ai sensi dello statuto e regolamento ndr ).A questo punto ha criticato ancora  la minoranza di ViviAlife :”si confidava nel senso di responsabilità dell’opposizione per una democrazia sostanziale e non formalistica ma è stata un’aspettativa mal riposta” richiamando  la nota presentata circa la segnalazione di irregolarità della convocazione ed il rinvio della seduta per il 4 giugno disposto il 28 maggio  ( atto di rinvio accettato all’unanimità come si legge nella delibera  pubblicato nell’albo pretorio ndr).Una rivendicazione della correttezza dell’operato (tempi a disposizione dei consiglieri per lo studio della documentazione)  oggetto di una nota al prefetto il 30 maggio per dare piena contezza delle regioni tecniche  per il ritardo nell’approvazione del rendiconto. Lo scorso 31 invece il prefetto ha nominato il prefetto per aver superato i 20 giorni della diffida. Ancora critiche alla minoranza accusata di “astio” e di aver dato “l’unica proposta quella del dissesto come panacea di tutti i mali nascondendo  l’aumento di tasse: queste sono le ragioni per cui il consiglio non ha preceduto a celebrare la seduta programmata per l’approvazione del consuntivo, dovendosi quindi escludere sia un’inerzia del comune, sia una volontà contraria all’approvazione sia una mancanza di oesione della maggioranza”

 

Michele Martuscelli

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