Il decreto legislativo n. 156 del 2012 all’art. 3 del comma 2 ha previsto la possibilità che il Comune ove ha sede l’ufficio del Giudice di Pace soppresso, in attuazione della revisione della geografia giudiziaria, possa chiedere all’Amministrazione (competente per territorio) di mantenere l’Ufficio sopprimendo facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia con personale amministrativo proprio.

E non è il caso di Aversa, che nella rivisitazione geografica della mappa giudiziaria nonostante i numerosi Uffici giudiziari soppressi è stato l’unico Tribunale nato ex novo nonostante la spending rewiew. Unico Tribunale, nato grazie alla capacità politica ed amministrativa dei referenti locali i quali non si sono persi d’animo, anzi nonostante il vento contrario. Si sono messi in discussione, dimostrando con fatti e documenti che era possibile istituire il Tribunale di Napoli Nord in Aversa. Tale istituzione di legalità e giustizia, poteva e può solo contribuire ad accorciare le distanze tra legalità la giustizia e la collettività. Al riguardo è anche opportuno evidenziare che è fisiologico che con la creazione di un nuovo Tribunale, che abbracci  un’area così vasta come quella di Napoli N, definito una volta a regime tra il terzo ed il quinto tribunale d’Italia vi sia qualche problema organizzativo. Ma comunque risolvibile e di gran lunga inferiore ai problemi intrinseci ed estrinseci degli altri Tribunali, ormai presenti sul territorio da tempo. In ultimo, e non per questo meno importante, per quanto concerne lo stato attuativo dell’ufficio del Giudice di Pace del Tribunale di Napoli Nord in Aversa, per poter fare un warm up definitivo dobbiamo attendere la revoca o il perfezionamento delle domande dei Comuni che hanno chiesto il mantenimento degli uffici nei loro territori accollandosene gli oneri correlativi. Solo dopo l’acquisizione dei dati definitivi si potrà procedere ad una ricognizione piena dell’assetto afferente le circoscrizioni del Giudice di Pace alla luce della compiuta attuazione della riforma.

All’uopo, l’Amministrazione Comunale di Aversa, così come non si è fatta cogliere impreparata quando vi è stata la rivisitazione (in peius) della geografia giudiziaria afferente i Tribunali, allo stesso modo già oggi coglie l’occasione per indicare e concedere come sede dell’Ufficio del Giudice di Pace di Napoli Nord il padiglione Leonardo Bianchi sito all’interno della Maddalena (di proprietà comunale). Tale padiglione, si espande su una superficie di circa 2mila metri quadrati con tre piani di altezza oltre ad un seminterrato che può essere utilizzato sia come archivio storico che come archivio corrente, con ampia possibilità di parcheggio. Sito, facilmente raggiungibile dalle vicine arterie di grande comunicazione. Inoltre, l’Amministrazione Comunale, oltre alla struttura di grande prestigio storico ed architettonico del Leonardo Bianchi, mette a disposizione per le esigenze dei Giudici di Pace anche il complesso conventuale di San Domenico, già parzialmente riqualificato e in attesa di completamento dei lavori. Ciò posto e con lo spirito di aver contribuito a fare chiarezza alle molteplici e variegate tesi configgenti che si accavallano al riguardo e solo per un senso di doveroso rispetto nei confronti degli addetti ai lavori che con sacrificio ed abnegazione quotidianamente prestano la loro attività al miglioramento e al funzionamento della macchina della giustizia, era opportuno fare una riflessione oggettiva e documentabile al riguardo.

 

Rosario Capasso

Capogruppo Consiliare ‘Noi Aversani’

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