“Sulla questione cave e sul Policlinico il centrosinistra continua a nascondere la realtà e va avanti a suon di spot elettorali”. Il consigliere regionale Gianpiero Zinzi interviene a seguito della visita a Caserta del vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, che oggi ha annunciato che il Policlinico si farà e interromperà definitivamente l’attività delle cave secondo quanto “la legge prevede”. “L’unica legge in discussione in Consiglio regionale – chiarisce Zinzi – è il ddl 162 del 15 gennaio 2016 avente ad oggetto: ‘Disposizioni sui tempi per gli interventi di riqualificazione ambientale delle cave ricadenti in Aree di Crisi ed in Zone Altamente Critiche (Z.A.C.)’. Con questo disegno di legge la Giunta De Luca sta provando a reintrodurre la proroga delle attività estrattive sulla base di una generica crisi del settore. Nel considerato si fa, infatti, riferimento ad “una forte e continua flessione degli andamenti di mercato anche per quanto attiene alle materie prime” che dal 2008 “ha determinato una drastica riduzione delle vendite”. Il rischio di proroga esiste anche per le cave di Caserta dove il termine per completare le attività estrattive è fissato entro la fine del 2017. Data, questa, che potrebbe anche essere prorogata laddove il ddl fosse approvato. Se Marino ha davvero a cuore Caserta ed è in grado di mettere in campo un’azione di filiera in difesa del territorio, come sostiene, farebbe meglio a chiedere alla ‘sua’ Giunta regionale di ritirare quel disegno di legge che la III Commissione Speciale del Consiglio regionale della Campania – che ho l’onore di presiedere – ha già bocciato senza esitazione. Quanto al Policlinico, siamo stanchi degli annunci. La Giunta acceleri i pagamenti, anziché trasformare ogni tema serio del nostro territorio in un proclama da campagna elettorale”.

 

 

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